JUVENTUS UDINESE RUGANI / La Juventus travolge l'Udinese alla Dacia Arena, ribaltando clamorosamente un iniziale svantaggio in una goleada. Finisce 2 a 6 per i bianconeri e sia dalla parte dei gol subiti che da quella dei gol segnati c'è lo zampino di Daniele Rugani. Il centrale toscano a Udine prima sbaglia con Khedira in occasione dell'azione che porterà al vantaggio friulano con Perica, poi si fa perdonare con un gol e due preziosi assist. Nel complesso la prestazione di Rugani guadagna più della sufficienza in pagella e simboleggia a livello di singolo il carattere dell'intera squadra, capace di reagire con rabbia e determinazione all'errore iniziale. Il numero 24 bianconero era stato scelto come titolare da Massimiliano Allegri, dopo aver collezionato un mese di panchine; oggi l'allenatore toscano aveva deciso di rilanciarlo al fianco di Giorgio Chiellini nel solito 4-2-3-1. L'errore in apertura di partita rischiava di compromettere l'intera prestazione del giovane difensore e di mettere in discussione il futuro impiego del giocatore all'interno della formazione bianconera. Ma è stato un attimo di buio, poi arriva il riscatto: prima fornisce l'assist decisivo per il raddoppio juventino proprio a Khedira, poi è lo stesso Rugani a trovare la rete del 3-2 per i suoi, di testa al 7' della ripresa. Non finisce qui. Pochi minuti dopo, sempre con una sponda aerea, l'ex Empoli regala nuovamente al centrocampista tedesco la palla del 2-4. Game, set, match. La Juventus vince e stavolta convince, con una reazione caratteriale degna della squadra pluricampione d'Italia.
A 23 anni Rugani deve ancora migliorare tanto. Lo sa lui, lo sanno i compagni, lo sa Massimiliano Allegri. Il difensore bianconero è un giovane dalle molteplici potenzialità che deve acquisire la dote più importante: la fiducia in se stesso. La prestazione di questa sera alla Dacia Arena mostra già una notevole personalità del centrale toscano: non si è lasciato intimorire e confondere dal suo stesso errore, non è inciampato nella debolezza, non ha spento la concentrazione. Una reazione da esperto difensore, quella di Rugani, che insieme alla squadra ha ribaltato il risultato in una partita fondamentale per la classifica di Serie A e l'umore dei bianconeri. Rugani si è giocato la sua occasione da titolare con la tenacia, con il “fino alla fine” tipicamente juventino. Questa stagione per lui non è cominciata alla grande: dopo l'addio di Bonucci tutti si aspettavano un'esplosione non ancora arrivata; fin qui aveva accumulato solo sei presenze, sedendosi in panchina in occasione delle gare di Champions. Nell'ultima sessione di calciomercato il difensore ha attirato gli interessi di molte squadre, italiane e non. Fra tutte, Napoli e Arsenal non lo perdono di vista. Sarri avrebbe voluto riportare sotto la sua guida uno dei suoi pupilli all'Empoli, ma non c'è stato niente da fare. Marotta e Paratici hanno confermato la scelta di tenere Rugani alla Juventus, anche e soprattutto dopo l'improvviso addio di Bonucci. La società bianconera ha scelto di puntare sulla crescita di Rugani, sulla sua capacità di migliorarsi e migliorare anche la squadra, sulla maturità di imparare dai propri errori. Questa sera la fiducia della Juventus è stata ripagata.
Alessandra Curcio
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