JUVENTUS LAZIO ALLEGRI / Il secondo passo falso consecutivo in campionato per la Juventus consente al Napoli di scappare in classifica. Gli azzurri si trovano ora a +5 sui bianconeri che, dopo il pareggio contro l'Atalanta di due settimane fa, sono stati addirittura battuti in casa dalla Lazio. Un dato che crea allarmismo risiede nei 4 gol subiti in appena due partite. La statistica negativa diventa poi anche più preoccupante se si pensa che i gol al passivo sono ben 13 in 11 gare tra Supercoppa Italiana, campionato e Champions League. Un andamento decisamente non da Juventus, che invece ha costruito i suoi recenti trionfi negli ultimi anni proprio a cominciare dalla difesa e dai pochissimi gol presi. La retroguardia bianconera è ancora tutta da registrare, scricchiola pericolosamente e ha perso di efficacia, pur facendo affidamento praticamente sugli stessi uomini che già componevano il reparto in passato, ad eccezione di Leonardo Bonucci. Sul piano del collettivo Massimiliano Allegri non riesce a trovare la quadratura, tra mediana a due o centrocampo a tre; un fattore, questo, che influisce anche sulla tenuta della linea arretrata e sulla copertura che le dovrebbe essere garantita da chi occupa la zona nevralgica del campo. A tutto ciò si sommano poi una serie di criticità legate ai singoli, come gli infortuni a De Sciglio e Howedes, finora fallimentari innesti di calciomercato, oltre a qualche stop nel quale è incorso anche Chiellini. Spiccano pure le difficoltà che calciatori come Barzagli incontrano quando impegnati in duelli nell'uno contro uno contro avversari più rapidi ed il rendimento altalenante misto a fiducia ad intermittenza concesso a Rugani e Benatia, che non riescono a trovare continuità e di conseguenza a garantire affidabilità. Intanto per la Juventus sono già 3 le sconfitte in 11 incontri ufficiali disputati.
Risulta evidente che l'elevato numero di gol subiti è comunque un qualcosa che va imputato a tutta la squadra e non soltanto alla difesa nello specifico. E' l'atteggiamento della Juventus a non essere tipico della compagine bianconera, abituata a lottare su ogni pallone e a conquistare i 3 punti anche nelle situazioni più difficili. Questa cosa non sta più avvenendo, e contro Atalanta e Lazio si è vista semmai una eccessiva mollezza nella quale le individualità in forza ai campioni d'Italia non sono state capaci di fare la differenza come magari avveniva in passato. In particolare Higuain e Dybala da troppo tempo non riescono a fare la differenza insieme, e continuano a permanere troppe incognite (Douglas Costa tra le tante, nonostante il gol) a fronte di troppe poche certezze (Matuidi). La situazione è alquanto simile a quanto avvenne due anni fa, quando però la Juventus poteva contare su una difesa assolutamente impermeabile e su una concorrenza meno agguerrita di quella attuale. La squadra di Allegri, di momenti difficili, ne ha vissuti anche nella scorsa stagione (vedesi le gare contro Genoa e Fiorentina) ma erano arrivati a campionato inoltrato ed il gruppo aveva saputo comunque uscirne in maniera brillante. Ci si attende una nuova svolta anche adesso, soprattutto perché siamo sostanzialmente ancora all'inizio e c'è tempo per rimediare agli errori ed ai dubbi.
Salvatore Lavino
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