Juventus, Allegri avvisa Sarri: “Più facile essere belli che vincenti”

L’allenatore bianconero ha parlato dei ‘suoi’: Dybala, Higuain, Bernardeschi, Pjanic, Bentancur, Douglas Costa

JUVENTUS ALLEGRI / L'allenatore della Juventus Massimiliano Allegri ha concesso una lunga intervista al quotidiano sportivo 'Tuttosport', per fare il punto della situazione sulle ultime news Juventus tra corsa Scudetto, Champions League, nuovi arrivati sul calciomercato e la sua idea di calcio (“Il calcio è concretezza. E' più facile essere belli che vincenti”).

Juventus, Allegri dalla corsa Scudetto col Napoli all'addio di Bonucci

CORSA SCUDETTO – “Preoccupati dal primo posto del Napoli? No, siamo rispettosi del Napoli, dell'Inter, della Roma ma anche del Milan. Queste cinque squadre, a meno che non si inserisca anche la Lazio, si giocheranno i primi 4 posti. Il Napoli è cresciuto, sono tre anni che gioca con la stessa squadra. Il Napoli è una delle candidate allo Scudetto, lo era anche all'inizio e non solo ora”.

CHAMPIONS LEAGUE – “Il Real è la favorita numero uno, per adesso sta scherzando. Il Barcellona ha Messi che fa la differenza. Il Psg è una scheggia impazzita”.

IL CALCIO – “Il calcio è fatto di concretezza. E' più facile essere belli che vincenti. (…) Rido quando sento dire che gli allenatori vincono perché fanno gli schemi. Se tutti i giocatori fossero uguali il Psg non pagherebbe Neymar 222 milioni e Dybala non varrebbe 170 milioni”.

DYBALA – “Deve crescere molto, è già migliorato a vedere il gioco e a giocare meno da prima punta. E' cambiato nella fisicità, ma deve imparare a gestire le partite, certe volte deve avere un minor dispendio di energie in certi tipi di gare. E deve migliorare a usare il destro. Ce l'ha ed è migliorato molto anche perché lui è un grande lavoratore e ha gli obiettivi ben chiari in testa”.

HIGUAIN – “Gonzalo deve essere determinante. Non è ancora al 100%, E' un giocatore straordinario, può fare molto di più”.

BONUCCI – “E' stato un giocatore importante. Sono andati via tantissimi giocatori negli anni. Dopo Berlino, con gli addii di Tevez, Pirlo e Vidal, sembrava che la Juventus fosse finita. Invece siamo ripartiti. La stessa cosa l'anno scorso con le partenze di Pogba e Morata”.

PJANIC – “Ora è diventato un calciatore al livello dei grandi. Ed è un 'calciante'”.

RUGANI – “E' cresciuto molto, deve compiere l'ultimo step. Deve giocare più di singolo, deve migliorare nel posizionamento uno vs uno”.

BERNARDESCHI – “Anche lui deve migliorare a usare il destro. E deve crescere. Alla Juventus ogni palla è importante. Chi non riesce a fare quel salto lì poi non è da grande squadra. Bernardeschi come Dybala in prospettiva? Non lo so, è difficile dirlo. E' talentuoso e ha grande qualità ma deve migliorare tantissimo per giocare in una big in pianta stabile e avere uno spessore diverso dagli altri. In una grande l'aspetto caratteriale diventa fondamentale”.

BENTANCUR – “E' molto bravo, ma è un ragazzino del '97. Deve diventare più decisivo, ma è molto bravo, è tignoso. Mentalmente è più avanti di altri, di Bernardeschi ad esempio”.

DOUGLAS COSTA – “Quando prende palla è sempre importante. Anche lui deve fare 100 e invece sta facendo 60. Ma quando ti punta, mamma mia…”.

MODULO – “Tornare al 4-3-3 quando torneranno tutti i centrocampisti? Al momento no, giocheremo ogni 3 giorni, a turno qualcuno deve star fuori per recuperare”.