Napoli, Pavoletti e il caldo abbraccio del ‘San Paolo’

Applausi per l’attaccante, che fa poco in campo ma, al momento del cambio, viene salutato con affetto dai tifosi azzurri

NAPOLI CAGLIARI PAVOLETTI / Era stata una settimana d'attesa la sua, con quella voglia irrefrenabile di tornare al San Paolo. L'azzurro è stato il suo colore per soli sei mesi, sei mesi di allenamenti duri, di risate coi compagni, di gare vinte e occasioni perse. Gol, però, nella sua vita napoletana non ne sono mai arrivati e per un attaccante, si sa, è un prezzo troppo alto da pagare. Quando le porte del Cagliari e di Cagliari si sono aperte, Pavoletti non ci ha pensato troppo, accettando l'ennesima sfida di una carriera sempre in salita. Il mare della Sardegna, però, non sembra avere ancora gli effetti e sperati e il bomber livornese, rimasto ancora a zero gol dopo le prime sei uscite di quest'anno, sperava di poter rompere l'incantesimo proprio a Fuorigrotta, lì dove non era riuscito a portare alcuna gioia.

Pavoletti torna al San Paolo, tra una sforbiciata e gli applausi dei napoletani

La sua domenica comincia tra gli applausi: il Cagliari entra in campo e riceve soltanto fischi. Non per lui, però, calciatore sin da subito devoto alla causa azzurra, anche se per solo un semestre, dopo essere arrivato nello scorso calciomercato di gennaio. Il pubblico del San Paolo lo segue nel riscaldamento, lo aspetta in campo. Lui, di risposta, entra col sorriso e saluta uno per uno tutti gli ex compagni di squadra. In gara, però, c'è poco da fare: dopo tre minuti e mezzo il Napoli è già avanti e palloni interessanti dalle sue parti nemmeno ne arrivano. Prova a fare coppia con Sau, ma dal sardo e da Joao Pedro, dietro di loro, non ci sono spunti decisivi. Sull'unica palla vagante si avventa in sforbiciata, ma è fuori misura. La gara intanto si avvia sui binari azzurri, Mertens sigla il raddoppio, Koulibaly apre la ripresa col tris. Il Cagliari non c'è più, non c'è più nemmeno Pavoletti. Poco dopo l'ora di gioco, Rastelli lo richiama in panchina: tutto il San Paolo gli tributa il giusto plauso, con le mangio che vanno a ritmo in ogni settore dello stadio. Anche Maurizio Sarri dalla panchina si unisce all'applauso. È il momento migliore della sua domenica, ma i napoletani sperano si sblocchi per davvero: magari dalla prossima partita.

Gennaro Arpaia