MILAN ROMA CONFERENZA DI FRANCESCO / E' il big match della settima giornata di Serie A: la Roma va a 'San Siro' per sfidare il Milan dell'ex Montella. Alla vigilia della partita Eusebio Di Francesco ha parlato nella tradizionale conferenza stampa: Calciomercato.it vi ha offerto in diretta le dichiarazioni dell'allenatore giallorosso.
MINI CICLO – “Sono migliorate alcune cose in questo periodo. Sono contento della crescita della squadra e del gioco. Dobbiamo migliorare nella compattezza e su questo dobbiamo lavorare”.
MONTELLA – “Per me è un fratello. Una stima che nasce da lontano, siamo cresciuti insieme ed abbiamo mantenuto il rapporto nel corso del tempo. Ricordi scudetto? Con lui siamo stati insieme in camera per due anni. La sua qualità migliore è quella di essere rimasto ‘scugnizzo’, ed è la sua forza anche come allenatore. E' bravo a sfruttare anche la qualità dei propri calciatori, anche cambiando modulo ma mantenendo una stessa mentalità di gioco”.
MATCH – “La partita dirà tanto. E' una gara molto importante per rimanere agganciato ai primi posti della classifica. Il fatto che sia cambiato tanto in questa squadra è relativo, perché vedo grande forza nei miei. Anche loro hanno cambiato tanto, ma hanno inserito giocatori di spessore che sanno giocare sfide di un certo spessore”.
UNDER – “Sarebbe sicuramente pronto per giocare una gara come quella di domani. Sta iniziando anche a parlare italiano, ed è un aspetto molto importante. Sa sicuramente parlare però una lingua universale: quella del calcio. Deciderò tra stanotte e domani, ma sono consapevole di avere un'arma importante”.
INFORTUNI – “Ne abbiamo avuti, non molti di natura muscolare. Perché è diverso rispetto al passato? Sono cambiati i ritmi, le condizioni. Oggi è prematuro puntare il dito contro qualcuno. Chi vive all'interno sa un pochino di più di queste cose qua. E sa che quando alzi i ritmi piccoli infortuni possono capitare. Motivo per il quale la vita quotidiana dei giocatori diventa fondamentale. Il mio compito è di portare una certa cultura del lavoro”.
ATTEGGIAMENTO– “Il fatto di non partire favoriti ben venga. Ma non ci deve esentare dalle responsabilità. Anzi a me piacciono le responsabilità, ci devono mettere alla prova, sono vie per ambire ad altro. Cosa significherebbe vincere? Trovare i titoli sui giornali con scritto 'La Roma c'è'. Noi lavoriamo per rimanere attaccati al carro di testa. Puntiamo ai tre punti a Milano ed è giusto farlo”.
NAINGGOLAN – “Escluso dalla nazionale? Lui è uno dei top player europei, ma ogni tecnico fa le sue valutazioni. Bisogna andare più a fondo: mi dispiace per il ragazzo, ma spero che possa darmi qualcosa di più qui a Roma. Io di certo me lo tengo stretto”.
TOTTI – “Non l'ho visto il suo gol, ma sicuramente andavano a due all'ora (ride, ndr). La classe non muore mai e lui è un vincente in ogni cosa che fa”.
PAZIENZA NEL CALCIO – “Nel calcio cambia tutto in 90 minuti. Ancelotti è stato esonerato – e mi dispiace – ed è stato già accostato a 4-5 panchine. Si esapera tutto ormai. Auguro che possa tornare presto nel mondo del calcio”.
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