NEWS HIGUAIN JUVENTUS / Un gol che vale tre punti in Europa. Così si è sbloccato Gonzalo Higuain, dopo un digiuno durato oltre 350 minuti. Il numero 9 della Juventus ha risposto a tutte le critiche che gli erano piovute addosso negli ultimi tempi e che rischiavano di compromettere ulteriormente la sua serenità. L'argentino ha attraversato un momento difficile per un attaccante: l'attesa della rete che non arriva si trasforma da impazienza a preoccupazione fino a diventare un vero e proprio cruccio che alimenta la crisi stessa. Ad impedire che il “periodo no” del Pipita diventasse una vera e propria involuzione ci ha pensato la Juventus. Società, tecnico, compagni e tifosi si sono stretti attorno al campione, rassicurandolo, dandogli fiducia ed evitando di infiammare polemiche già bollenti. Massimiliano Allegri ha saputo gestire perfettamente la situazione: lo ha lasciato riposare, preferendogli Mario Mandzukic nelle ultime due partite e lasciando in panchina il talento 29enne, protagonista di una delle operazioni di calciomercato più costosa di sempre, che vale 90 milioni e 293 gol in 583 gare ufficiali, fra club e Nazionale.
Anche ieri sera, nella partita contro l'Olympiacos, Higuain non è sceso in campo dal primo minuto. Allegri lo ha buttato nella mischia all'inizio della ripresa, dopo una prima frazione di gioco in cui, nonostante i numerosi assalti, i bianconeri non erano ancora riusciti a bucare la porta del miracoloso Proto. L'argentino ha risposto all'appello di compagni e tifosi piazzando la rete del vantaggio juventino che ha permesso poi alla Juventus di imporsi per 2 a 0 sulla squadra greca. Tutta la rabbia accumulata, repressa, tutti i bocconi amari ingoiati nei precedenti 350 minuti di digiuno sono esplosi in un urlo liberatorio e nell'abbraccio coi compagni. Poi il Pipita ha ringraziato i tifosi bianconeri, che non hanno mai smesso di credere in lui. Nel post-partita sono arrivati i complimenti di tutta la compagine bianconera, gli elogi del numero 1 Buffon che riconosce l'apporto di Higuain come fondamentale per la Juventus. Proprio da questo sostegno corale il Pipita ha ritrovato la motivazione e la forza necessari per tornare a fare centro, dimostrando quanto conti far parte di una “squadra”, sentirsi parte di una “squadra”, essere “squadra”. Anche in assenza di gol, l'argentino non si è mai risparmiato, recuperando palloni importanti, servendo i compagni, impostando il gioco, e regalando assist preziosi. Le parole dei suoi compagni, la fiducia di mister Allegri, l'affetto dei tifosi hanno fatto capire al Pipita una cosa ben più importante del numero di gol realizzati: da soli non si vince mai.
Alessandra Curcio
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