NAPOLI DIFESA SARRI / Dopo la quarta giornata in Serie A, il Napoli si ritrova appaiato in vetta alla classifica assieme a Juventus ed Inter. Gli azzurri però guidano effettivamente la graduatoria in virtù della miglior differenza reti, che li vede già a 15 realizzazioni a favore contro le 2 sole incassate rispettivamente da Verona ed Atalanta. I bianconeri fanno registrare invece ad oggi 13 gol fatti e 3 subiti, mentre i milanesi guidati da Luciano Spalletti hanno un rapporto di 10 a 1. Rispetto ai primi quattro turni dello scorso campionato, il Napoli fa registrare così un miglioramento sensibile sia per quanto riguarda l'efficacia del reparto d'attacco, sia di quello difensivo. Nel 2016/2017 erano state 12 le reti siglate e 5 quelle subite. Proprio la tenuta del pacchetto arretrato ha sempre rappresentato per la compagine azzurra un tallone d'Achille, tale da costare anche dei punti preziosi in classifica. Era già successo proprio nella passata stagione, con alcuni passi falsi commessi sia in casa che fuori contro Sassuolo, Atalanta e Pescara tra le altre, che alla fine erano finiti col pregiudicare le possibilità per il Napoli non solo di arrivare allo scudetto, ma anche di giungere al secondo posto finale.
Anche prima dell'avvento di Maurizio Sarri in panchina, sorgevano in merito a questo aspetto aspre critiche nella gestione targata Rafa Benitez. Quest'anno però l'avvio è parso molto promettente e la sola eccezione negativa rispetto ad un anno fa è rappresentata dalla sconfitta per certi versi inattesa di una settimana fa contro lo Shakhtar Donetsk per 2-1. Con lo stesso risultato invece Hamsik e compagni si imposero a settembre 2016 sulla Dinamo Kiev. I confronti diretti con le ultime quattro stagioni non lasciano dubbi: il Napoli non è mai partito così bene. I numeri dicono che nel 2013/2014 le reti fatte furono 11 e quelle subite 3 dopo quattro giornate di Serie A; l'anno successivo la partenza fu invece pessima con 5 gol segnati e 6 subiti, Nel 2015/2016 le statistiche riferiscono infine di 10 marcature in favore e 6 sfavorevoli. Il miglioramento in fase difensiva è innegabile e risulta strettamente correlato all'efficacia generale della squadra nel saper imporre il proprio gioco, difatti in attacco si registra il record di assist da parte di Lorenzo Insigne. Ma i partenopei adesso possono godere del vantaggio per il quale la difesa ha saputo assimilare al massimo i movimenti ed i meccanismi richiesti da Sarri. Non a caso, interventi nel reparto arretrato non ce ne sono stati nel corso del calciomercato estivo, con l'eccezione dell'avvicendamento Strinic-Mario Rui. Con Albiol e Koulibaly il pacchetto arretrato raggiunge picchi di efficacia altissimi e l'intesa tra i due è ormai fortemente consolidata. Anche Vlad Chiriches ha poi saputo spesso fare bene quando uno tra lo spagnolo ed il senegale era assente. Non mancano le incognite, come Lorenzo Tonelli, che deve ancora trovare la forma migliore (dopo diverse mancate convocazioni il toscano è stato mandato con la Primavera) e Nikola Maksimovic, per il quale si prospetta un altro anno da riserva nonostante il grosso investimento sostenuto 12 mesi fa per acquistarlo dal Torino.
Salvatore Lavino
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