NAPOLI OUNAS / Di tempo non ne ha avuto troppo, ma il suo segno sulla gara l'ha lasciato in ogni modo. Perché sulla tripletta di Dries Mertens, con cui il belga ha sotterrato il Benevento, c'è anche lo zampino di Adam Ounas. Il franco-algerino, dopo l'arrivo nella sessione di calciomercato estiva e le varie apparizioni in amichevole di questi primi mesi, s'è preso domenica la sua prima volta ufficiale in maglia azzurra. Tra Verona, Atalanta e Bologna, infatti, Sarri non l'aveva mandato in campo, addirittura non convocandolo nelle tre apparizioni tra Playoff Champions e girone europeo. Ounas aspettava dunque la sua occasione e ha saputo rispondere alla grande: in meno di mezz'ora un paio di scatti che hanno tolto il fiato al San Paolo e quello slalom che ha ubriacato la difesa ospite.
Il Benevento, alla fine, ha dovuto fermarlo con le cattive. E il rigore per il Napoli è arrivato. Ma la sensazione arrivata da quanto visto è in sé buona quanto negativa. Ounas ha grandi qualità, questo lo si intuisce solo a guardarlo palla al piede, una propensione naturale alla corsa e al dribbling con un fisico brevilineo in piena linea con i dettami dell'attacco napoletano degli ultimi anni. Ma non è Callejon, il giocatore che ha sostituito domenica. Non ha i polmoni giusti e le caratteristiche adatte. Ma anzi sembra più simile ad Insigne, per certi versi. Per ora, certo, perché ad un ragazzo che compirà 21 anni tra due mesi non gli si possono bloccare le potenzialità, ma la crescita dell'ex Bordeaux va accompagnata gradualmente. Bene fa Sarri, dunque, a usarlo col contagocce. In allenamento, poi, l'allenatore toscano saprà forgiarlo a dovere, magari rendendolo pronto per i prossimi mesi, quando il gioco si farà duro e serviranno le energie di tutti. Intanto Ounas è il primo nuovo volto azzurro visto in questa stagione: in attesa di Mario Rui…
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