FIORENTINA PEZZELLA / “Sono cresciuto con Passarella che mi raccontava la magia di Firenze, in più a Buenos Aires era pane quotidiano vedere le magie di Batistuta in maglia viola. La Fiorentina era nel mio destino”. Così German Pezzella, uno dei nuovi volti viola del calciomercato, in un'intervista a 'La Gazzetta dello Sport'. “Il calcio per me è tutto. Sono malato di pallone, è il mio lavoro e il mio hobby” dichiara l'argentino, che in rosa ha trovato Giovanni Simeone, con cui ha giocato al River Plate: “Al River abbiamo vinto insieme. Fossi un avversario non vorrei mai averlo contro, è uno pazzo di gol e cerca la rete in ogni attimo della gara. Però sa anche sacrificarsi per i compagni. Non si ferma mai”. Parole al miele anche per Chiesa: “Ha un futuro 'tremendo' davanti. È in grande condizione e può ancora crescere tanto. Badelj invece è il giocatore che più mi ha sorpreso, non pensavo che fosse così forte. Se sei in difficoltà, arriva lui e ti salva”. Il difensore a Firenze ha già saputo farsi apprezzare e a quanto pare l'apprezzamento è arrivato anche da Sampaoli, che lo ha convocato in nazionale: “Per me è un sogno che diventa realtà oltre che una grande responsabilità. Dobbiamo assolutamente andare al Mondiale”.
Arrivato dal Betis Siviglia in estate, German Pezzella è uno dei giocatori più in forma della Fiorentina di Stefano Pioli. Domani l'argentino dovrà marcare Higuain, un compito tutt'altro che facile: “Si tratta di un numero 9 tipico, di un campione che ha fatto valanghe di gol con Real Madrid, Napoli e Juventus. Dentro l'area di rigore è letale. Non sta vivendo un periodo felice, scenderà in campo con tanta voglia”. Inevitabile non parlare di Messi, affrontato in Liga: “Come si marca Messi? Male, ve lo garantisco. Dybala può diventarne l’erede. Non si ferma marcandolo a uomo ma ingabbiandolo con tanti giocatori. Per battere la Juventus serve la partita perfetta di tutta la squadra perché a certi livelli se commetti un errore sei morto. Nello scorso campionato col Betis avevamo messo sotto il Barcellona. 1 a 0 a pochi minuti dalla fine. È bastata una piccola distrazione e Messi ci ha fregati. La Juve è come il Barcellona”.
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