Napoli, Milik e Pavoletti insieme: la prova convince Sarri

Il tecnico azzurro ha sperimentato un nuovo assetto nel finale di gara contro il Bayern

NAPOLI MILIK PAVOLETTI SARRI / Le reti di Koulibaly e Giaccherini hanno regalato al Napoli di Sarri il terzo posto nell'Audi Cup, contro il Bayern Monaco di Carlo Ancelotti. Sfida senza particolari affanni per la truppa azzurra, che ha messo la freccia già in avvio con la zampata sottomisura di Koulibaly. Agli albori della ripresa arriva quindi il colpo letale con Emanuele Giaccherini, che con una gran conclusione in diagonale manda al tappeto i bavaresi padroni di casa, che in campo hanno schierato svariate seconde linee.

Sarri dal canto suo ha invece optato per qualcosa di molto simile alla formazione tipo, con i soli Hysaj e Albiol in panchina tra i calciatori di movimento. In porta si sono alternati invece egregiamente Sepe e Rafael, mentre il giovane talento giunto in questo calciomercato azzurro, Adam Ounas, è rimasto a riposo dopo lo scontro con Godin. Al di la di un paio di situazioni di pericolo nel corso della prima frazione, la compagine partenopea ha comunque condotto senza troppi patemi in porto la sfida dell'Allianz Arena, mettendo un altro tassello importante alla base di una crescita fisica e mentale, finalizzata alla doppia sfida di Champions League.

Napoli, gli esperimenti di Sarri: dal 4-3-3 al 4-4-2

Bayern-Napoli ha però regalato ulteriori spunti di riflessione, al di là della semplice vittoria contro i campioni di Germania. Le ultime news Napoli hanno infatti visto un Maurizio Sarri in versione sperimentatore. Il tecnico azzurro ha di fatti provato un nuovo assetto tattico, proprio in concomitanza con il finale di match. Un passaggio dal 4-3-3 ad una sorta di 4-4-2 o 4-4-1-1 con Milik e Pavoletti insieme al centro dell'attacco. Una filosofia di gioco completamente differente: dalle folate rapide ed imprevedibili dei tre folletti, alla forza fisica e ai centimetri dei due arieti azzurri. Una soluzione che a gara in corso potrebbe rappresentare una variante importante, ma che secondo Sarri è stata dettata semplicemente dall'emergenza: “Abbiamo fatto un 4-4-1-1 con Milik dietro la punta, ma per necessità perché non avevamo un altro esterno e un po' era utile per il finale per avere più fisicità sulle palle inattive“. Una soluzione temporanea dunque. Appare ad oggi complicato ipotizzare un attacco con Milik e Pavoletti contemporaneamente in campo. Nonostante tutto il 4-4-1-1 potrebbe rappresentare una nuova variante da attuare a gare in corso, in alternativa al consueto 4-3-3 dei piccoletti. Sarri ha inoltre un terzo asso nella manica: il 4-3-3 con Milik al centro dell'attacco e con Dries Mertens largo in corsia come ai vecchi tempi. Altra soluzione invece decisamente più testata, e che l'ex allenatore dell'Empoli terrà certamente in considerazione.