NAPOLI MILIK / Un grande inizio di stagione, poi il grave infortunio e l'esplosione di Mertens che ne ha rallentato il ritorno in campo. La prima stagione di Arek Milik con la maglia del Napoli ha avuto un sapore agrodolce, con giocate che hanno deliziato i tifosi prima dell'amara notizia sul suo ginocchio, che in una gara della Nazionale polacca ha fatto crack ad ottobre. Il colpo di calciomercato della scorsa estate ha ancora tanto da far vedere all'ombra del Vesuvio. Ai microfoni del 'Corriere dello Sport', Milik ha fatto il punto sulle ultime news Napoli e le prospettive future: “Non vedo l'ora che cominci la stagione: ho già perso troppo tempo, voglio recuperare. Su tutti i fronti. Io 'Re' di 'Napolonia'? Non c'è un re, siamo una squadra. Dovendo giocare 60 partite, o almeno spero, ci saranno chance per tutti. Il Napoli ha il gioco più bello? Tra i migliori. Dire che sia il top non è giusto, perché bisogna sempre avere lo stimolo di migliorare. Voto all'attacco? Nove. Se dicessi dieci sarebbe come sedersi: ripeto, si deve sempre migliorare. Si può e si deve. Se credo nello Scudetto? Assolutamente sì. Voglio vincere. Voglio vincere tutto. Sono 23 anni che aspetto. Da quando sono nato”.
Il dualismo tra Milik e Mertens continuerà anche nella prossima stagione. Intanto, l'attaccante polacco elogia il 'folletto' belga: “Chi sarà titolare? Non lo so, è Sarri a dover rispondere. E poi non è ancora il tempo delle scelte. Mi piace molto. E' un ragazzo eccezionale e un grande giocatore: con lui e con tutti gli altri si fa calcio vero, cosa a cui sono abituato sin dai tempi dell'Ajax. E per un giocatore è il massimo. Mio infortunio lo ha aiutato? Sì, lo so. E sono molto felice per lui. Ora, però, vediamo cosa accadrà: la strada è lunga e la stagione pure”.
MERCATO – “Offerte? Beh, forse qualcosa. Sono io, però, a non averle prese minimamente in considerazione: sono felice a Napoli e voglio vincere con il Napoli. Stop”.
L'INFORTUNIO – “8 ottobre 2016 (giorno dell'infortunio, ndr)? Cos'è? Ho dimenticato. E' stata dura, molto. Però è passata: sono diventato un uomo più forte e più intensi sono i rapporti con la mia famiglia, la mia compagna e gli amici”.
OBIETTIVI – “Vincere la classifica marcatori? Non è importante essere il cannoniere, ma un uomo di una squadra come questa. Gol decisivo per lo scudetto? Niente male. Però va bene anche se segna Dries. O Pepe. Se mi sento nuovo acquisto? No, però mi sento come nuovo: ora sono al 100%, ho recuperato alla grande dall'infortunio e sto lavorando come mai. Ho un mese per migliorare ancora e arrivare al top al preliminare Champions: è importantissimo per noi”.
PORTIERI – “Quanto è importante Reina? Fondamentale: un grandissimo portiere e il nostro leader. Fare gol a Szczesny contro la Juve? Buona idea! Scherzi a parte, non so”.
LO STADIO – “Se mi piacciono le notti di Coppa al 'San Paolo'? Da morire. L'urlo dello stadio è pazzesco: giocare in Europa con Real, Barça, Manchester, Paris è speciale. Il Napoli deve esserci”.
LE ALTRE – “Juve più forte? L'ultimo campionato ha detto così, ma non amo i paragoni. Pensiamo soltanto a noi. Tra l'altro, Milan e Inter si sono rinforzate tanto e la Roma è sempre là: il livello cresce e anche gli stimoli. Sarà fantastico misurarsi con tante squadre di grande spessore”.
LA CITTA' – “Bellissima: le isole, Pompei, il centro. E la gente è meravigliosa. Amo il sole e il mare: sono un polacco con l'anima latina. E in 23 anni non ho mai mangiato così bene”.
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