VERONA TONI / Luca Toni nei giorni scorsi ha detto addio al Verona e oggi spiega i motivi della separazione in alcune dichiarazioni rilasciate a 'Premium Sport': “Il direttore sportivo Filippo Fusco mi ha detto 'qui comando io, qui decido tutto io'. E ho capito che per me non c'era motivo di continuare. Ho trovato davanti a me un muro e mi sono sentito ferito. E certe cose non me le ha dette, che so, un Rummenigge. Ringrazio il presidente Setti che stimo umanamente, ma se non c'è condivisione e possibilità di dare almeno qualche consiglio, io qui non posso crescere”.
L'ex attaccante continua: “Non è colpa mia se mi chiamo Luca Toni o se Luca Toni in giro viene cercato più di chiunque altro, io non volevo essere un peso. La promozione di quest'anno non é un'impresa, lo è stata quella della Spal. Noi avevamo 14 milioni di monte ingaggi ed era una cosa che avevo fatto notare in società”. Dissidi anche per Cassano: “Per me sarebbe stato prezioso per l'Hellas, per me chi prende Antonio fa un affare. Qui c'è bisogno di gente esperta per la A e lui sarebbe arrivato con lo spirito giusto”.
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