JUVENTUS RICHIESTA CESSIONE / A scavare nel baule dei ricordi ovviamente potremmo tirar fuori decine di nomi, tutti pronti all'addio e per le motivazioni più disparate. La Juventus è una squadra dove in genere si cerca di approdare, eppure il calciomercato è strano e a volte c'è anche chi spinge per lasciarla, la maglia bianconera. Quest'anno c'è Dani Alves e anche Alex Sandro pare stia spingendo per andar via, ma in passato sono tanti gli esempi di calciatori juventini che hanno scelto di cambiare aria, con decisione ponderata e con buona pace di entrambe le parti. La lista è lunga e a scorrerla ci sono nomi decisamente illustri.
Le news Juventus ci danno un Dani Alves praticamente già altrove, determinato a chiudere dopo un solo anno di permanenza la sua avventura bianconera. Rescissione consensuale, alle spalle – pare – c'è il Manchester City di Guardiola. Un addio non esattamente senza rancore viste le ultime uscite poco felici sul piano mediatico da parte di Dani Alves. E sul piede di partenza parrebbe anche Alex Sandro, a caccia di una nuova avventura e pronto, anche lui, a trasferirsi in Premier. Proprio come fece lo scorso anno Paul Pogba, volato (per sua volontà) a Manchester, a cifre che hanno battuto ogni record mondiale di spesa. Ma possiamo andare a ritroso anche di vent'anni, a quando cioè Gianluca Vialli alzò al cielo la Coppa dei Campioni, l'ultima della storia juventina, e poi fece capire chiaramente di desiderare un'altra avventura. La trovò al Chelsea, dove due anni dopo tentò anche la carriera di allenatore: non esattamente un successone. Il contrario di Zinedine Zidane, altro addio 'pilotato' che è diventato poi un simbolo del madridismo, e la Juve lo ha verificato sulla propria pelle proprio una ventina di giorni fa. In mezzo, giusto in mezzo fra Vialli e Dani Alves, c'è Calciopoli: lì effettivamente era più facile chiedere di andar via che di restare, e così fu per gente come Zambrotta, Cannavaro e Ibrahimovic, tutti pronti a chiedere di andar via e tutti prontamente accontentati. Perché il filo conduttore è quello lì, come ha fatto capire bene anche Marotta di recente: alla Juve si può cambiare aria senza rancore perché chi resta vuol dire che ci vuole restare. Un esempio su tutti ha ancora la fascia di capitano al braccio e in quel famoso 2006 c'era anche lui e forse aveva più offerte di chiunque altro, ma decise ugualmente di restare. Anche per questo motivo Gigi Buffon è diventato un simbolo della Juventus nei secoli dei secoli: non ha mai chiesto di andar via, e sicuramente non lo farà mai.
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