NAPOLI SARRI / Esistono due tipi di leadership: la prima passa dalle parole, dal modo di arringare la folla e di saper attrarre l’interlocutore. La seconda passa inevitabilmente dai fatti. Maurizio Sarri ha da sempre scelto questa seconda via; poco avvezzo ai flash, alle telecamere, alle luci della ribalta. Abituato al lavoro sul campo e solo a quello. Nemmeno il calciomercato della sua stessa squadra sembra interessargli, poco abituato com'era ad avere poteri decisionali nel corso della sua carriera nelle categorie inferiori. A Napoli, però, le luci della ribalta se l'è conquistate a forza di record e risultati, a forza di ottime prestazioni e con una squadra che ormai gioca a sua immagine e somiglianza. Il tecnico toscano ha saputo migliorare nel secondo anno i dati raccolti nel primo, pur passando da un secondo ad un terzo posto finale e pur raccogliendo praticamente nulla in termini di vittorie. C'è però un dato che galvanizza la società partenopea: tutti a Napoli oggi vogliono Sarri. Ne sono convinti i tifosi che lo vedono come uno di loro, un uomo della gente solo per caso seduto oltre la staccionata, ne sono convinti anche i calciatori: nelle ultime gare un po' tutti i tesserati azzurri hanno ripetuto le stesse parole. “Se si vuole continuare a crescere, se si vuole migliorare, se si vuole vincere qualcosa, allora bisogna proseguire su questa squadra e bisogna farlo con Sarri al timone”.
Nel gruppo azzurro tutti sono dalla sua parte. In due anni Sarri ha saputo prendere il cuore di ogni calciatore, dal sempre presente Hamsik al calciatore che gioca di meno. Come confermano le ultime news Napoli, le manovre per il rinnovo di tanti calciatori azzurri ormai partite qualche mese fa sono anche e soprattutto frutto dell'influenza sarriana. Il tecnico ha infatti bene in mente dove questo Napoli possa arrivare: il prossimo anno, il terzo della sua gestione napoletana, potrebbe finalmente essere quello giusto per provare a centrare un obiettivo importante, in una stagione che partirà prestissimo grazie anche all'ormai probabilissimo preliminare Champions. Il Napoli degli ultimi mesi è cresciuto tantissimo: gli azzurri sono sempre più convinti dei propri mezzi e sanno bene di avere tra le mani un'occasione unica per far felici i napoletani. Per loro Sarri è stato, in piccolo, quello che Mourinho è stato all'Inter o, ancora prima, al Porto, un allenatore capace di entrare nelle teste (e nei cuori) di tutti valorizzando ogni singolo elemento della rosa. A Sarri, però, non si addicono le conferenze stampa da titolo in prima pagina o le proteste sceniche nel bel mezzo di una gara. Il lavoro passa solo sul campo ed è dagli allenamenti di Castel Volturno che il tecnico ha saputo costruire la sua fortuna. Il prossimo anno sarà quello della verità: il treno scudetto, almeno sulla carta, passerà anche da Napoli e Sarri sa già che dovrà essere bravo a risalirlo tutto, fino alla locomotiva.
Gennaro Arpaia
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