Juventus, la metamorfosi di Allegri: dal 3-5-2 al 4-2-3-1

La svolta della stagione dei bianconeri è arrivata grazie al cambio di modulo del proprio allenatore

JUVENTUS ALLEGRI MODULO / La Juventus si giocherà domani pomeriggio il secondo match point scudetto contro il Crotone, dopo aver fallito il primo nella sfida di domenica scorsa dell'Olimpico' contro la Roma. I bianconeri sono chiamati a chiudere il discorso campionato così da potersi concentrare sull'altro importantissimo obiettivo stagionale: la finale di Champions League, che andrà in scena a Cardiff il prossimo 3 giugno contro il Real Madrid. Coppa italia conquistata, Serie A ad un passo e 'Coppa Campioni' all'atto conclusivo: un'annata fino a questo momento perfetta per la Juventus, merito soprattutto del cambio tattico effettuato da Massimiliano Allegri a stagione già nel vivo. La squadra bianconera per 5 anni è scesa in campo sempre e solo con un modulo: il 3-5-2 di contiana memoria che aveva riportato la Vecchia Signora ai fasti di un tempo e che aveva preso in eredità anche lo stesso Allegri.

Juventus, il 4-2-3-1 che ha portato Allegri al successo

L'ex tecnico del Milan nel gennaio di quest'anno, però, ha deciso di cambiare rotta e puntare su un nuovo schema di gioco: il 4-2-3-1. Dopo la sconfitta per 2-1 contro la Fiorentina, infatti, l'allenatore toscano decise che era giunto di abbandonare il vecchio modulo per sfruttare al meglio le qualità dei giocatori che erano arrivati dal calciomercato. Difesa a 3 accantonata e via con quella con a 4 con l'arretramento di Dani Alves e Alex Sandro sulle fasce. Modifica che portò però, come riportato dalle news Juventus, anche diverse critiche ad Allegri a causa della troppa “sfacciataggine” offensiva del nuovo sistema di gioco dei bianconeri e dello smembramento della BBC; pilastro su cui si erano fondate tante vittorie dei bianconeri. Molti appunti vennero fatti al tecnico toscano soprattutto sull'affidabilità del 4-2-3-1 in campo europeo, ritenendolo troppo fragile agli attacchi dei top club. Proprio in Champions League, però, lo schema a trazione anteriore ha messo in luce le sue migliori qualità portando la Juventus fino alla finale. Nel centrocampo a 2, Pjanic è salito di prestazioni dopo che sulla trequarti sembrava spaesato; grazie al tridente posto alle spalle di Higuain, la freccia Cuadrado è potuta esplodere. Allegri ha certificato ancor di più in questa stagione il suo grande talento in panchina, ha dimostrato di essere un allenatore camaleontico ed uno dei migliori nel panorama mondiale. Adesso bisogna superare l'esame Real Madrid, per conquistare la definitiva maturità e funzionalità del roboante 4-2-3-1.