CHAMPIONS LEAGUE JUVENTUS MILAN / La Juventus di Allegri ci è riuscita, superando critiche sul gioco e pronostici lampo al momento del sorteggio dei quarti di finale di Champions League. La 'Vecchia Signora' ha avuto la meglio sul Barcellona, riuscendo a mettere a segno ben tre reti contro i blaugrana, senza subirne alcuna in 180'. Un traguardo notevole, che pone ora la compagine italiana tra le chiare favorite per la vittoria finale. Un traguardo mancato di poco nel 2015, che ora potrebbe finalmente essere tagliato. La squadra di Allegri ha dimostrato d'essere oggi più completa e competitiva di allora, grazie anche a un oculato calciomercato, proponendo sempre la propria idea di calcio, senza adattarsi (quasi mai) all'avversario.
Aggressività e pragmatismo sono le armi principali del tecnico bianconero, anche se le news Juventus degli ultimi anni sottolineano come una certa fetta del tifo continui a non apprezzarlo. Con i campioni presenti in rosa, in molti ritengono sia possibile vedere in campo un gioco differente e più spettacolare, come ribadito anche da Arrigo Sacchi nel post Barcellona. Alla fine dei conti però, dovesse finalmente tornare la tanto ambita Coppa a Torino, Buffon e gli altri bianconeri saprebbero di certo chi ringraziare, bel gioco o meno.
Spesso si dice che la Champions League sia una competizione decisamente particolare dove, oltre a premiare le squadre più forti, anche la fortuna ha un'importanza enorme nel lungo cammino da portare a termine. Dai sorteggi agli episodi, basti chiedere rispettivamente un parere a Napoli e Bayern Monaco per rendere chiara l'idea.
E' innegabile però che con la sola buona sorte non si possa andare troppo lontano. Proprio per questo, dal '92 a oggi, molte compagini hanno provato ad attuare differenti strategie di gioco per avere la meglio in Europa.
C'è chi tenta la via 'beniteziana' del realizzare sempre un gol in più rispetto all'avversario, come l'ex Napoli adorava ripetere in conferenza stampa, e chi invece ha fatto della propria difesa un'arma, più che un semplice scudo. Si va così dai 16 gol subiti dal Real Madrid nella stagione 1999-2000, alle sole 2 del Milan di Capello nella stagione 1993-1994.
Da quando la competizione ha cambiato il proprio nome sono 7 le squadre che hanno sollevato la Coppa subendo appena 6 reti dalla fase a girone fino alla finale. Questa Juventus è in grado di ripetere il record di quel grandioso Milan e, come nell'ormai storico Mondiale del 2006, sollevare un trofeo tanto agognato con Buffon come portiere meno trafitto del torneo.
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