NEWS GENOA / Nicolas Burdisso fa il punto sul 2016 del suo Genoa. L'esperto difensore argentino, capitano dei rossoblu, ha parlato di campo, calciomercato e molto altro: “Voto al club? In questo momento darei un 6,5 perché stiamo facendo un campionato molto positivo, superando quelle che erano le aspettative che si avevano su di noi dopo il cambio tecnico avvenuto in estate – le sue parole a 'Premium Sport' – Nuovo tecnico? E’ stata una scelta coraggiosa perché erano anni che lavoravamo con Gasperini, sapevamo quella che era la sua idea ma la società è stata brava a scegliere un mister che vive il calcio alla stessa maniera e Juric è stato molto intelligente a farsi trovare pronto e a trasmettere le sue idee. Ha una carica agonistica pazzesca e questo è il suo punto forte”.
PAVOLETTI – “La sua assenza è pesata tanto, soprattutto a livello di personalità e carisma. E’ un giocatore che si sente tanto in campo ma la crescita e la forza della squadra in questi anni è sempre stata quella di saper reagire alla mancanza di qualcuno”.
SIMEONE – “Mi aspettavo che esplodesse perché si vede subito se un giocatore viene con la testa giusta. Poi in più ha un cognome che parla da solo. Si è fatto trovare prontissimo e deve essere un esempio per tanti ragazzi per capire come si può puntare sempre a migliorare. Mi auguro che resti con noi per molto tempo. A chi assomiglia? E’ molto completo, per come giochiamo noi, il passo successivo che compierà è quello di giocare come giocava Diego Milito: giocare per la squadra e finire la stagione con più di 20 gol. Ha tutto per poterlo fare e mi auguro che possa farlo con questa maglia”.
LE GRANDI – “Penso che siamo una squadra che può mettere in difficoltà tutti. Sappiamo come dobbiamo giocare e come dobbiamo difenderci e questo mette in difficoltà tantissime squadre, anche le più forti. Purtroppo non abbiamo saputo concretizzare in tutte le gare ma rimarrà impresso questo ricordo di queste partite che sono memorabili. Male con le piccole? Non siamo riusciti a concretizzare le occasioni avute. Col Palermo siamo stati un po’ ingenui a regalare l’ultimo gol, anche perché comunque avremmo portato a casa un punto. E’ una sconfitta che non dimenticheremo”.
PERIN – “Espulsione? Non gli ho detto niente. Sicuramente quello che ha fatto lui in quel momento lo avremmo voluto fare un po’ tutti, perché eravamo molto arrabbiati e se qualcuno ti prende in giro può succedere. Imparerà dai suoi sbagli perché è un ragazzo molto intelligente ed è un giocatore molto importante per noi”.
DERBY – “Sicuramente è il rammarico più forte di questo inizio di stagione perché sappiamo quanto ci tiene la città. Abbiamo fatto una grande gara, nel derby non abbiamo difeso bene come abbiamo fatto in tutto il campionato. Però abbiamo reagito subito nella partita seguente battendo una grande squadra come il Milan e questo dimostra la nostra crescita come squadra”.
IZZO – “E’ prontissimo come giocatore. Sta facendo un grande campionato, ha guadagnato tanta fiducia, ha acquisito meccanismi in partita ed è bello da vedere. Sicuramente il nostro modo di giocare aiuta il suo gioco ma sono tanti i ragazzi che hanno fatto una crescita costante, come Laxalt, Lazovic e sicuramente mi sto dimenticando di qualcuno”.
OBIETTIVI – “Dobbiamo fare i conti alla fine, dobbiamo guardare quello che c’è da migliorare e quello che stiamo facendo male. Iniziare a fare dei paragoni o puntare a certi obiettivi non ci serve perché non ci sono i presupposti per quello. A marzo e aprile guarderemo dove saremo e pensare a quali obiettivi potremo raggiungere”.
M.D.A.
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