Calciomercato Roma, Nainggolan: “Sirene? Gioco in un top club”. E sfida Juve e Martinez!

Il centrocampista belga ha parlato di futuro, Juve-Roma e Nazionale

CALCIOMERCATO ROMA NAINGGOLAN / Il centrocampista della Roma Radja Nainggolan ha rilasciato alcune dichiarazioni a 'Eleven Sports' tra calciomercato Roma (“Fa piacere l'interesse di grandi club, ma gioco già in un top club e sono molto felice. Il calciomercato è lontano”), Juve-Roma (“Se vince la Juve il distacco diventa enorme”) e Nazionale (“Se a Martinez non piaccio, me lo dica subito”).

Calciomercato Roma: intervista Nainggolan tra futuro, Juventus e Nazionale

FUTURO – “E' sempre piacevole sentire dell’interesse di grandi club, ma io gioco già in un top club. Qui sono molto felice. Il mercato è ancora lontano, mi concentro sulle mie prestazione con la Roma”.

JUVE-ROMA – “La Juve non produce necessariamente un buon gioco, ma possiede una mentalità vincente. Noi abbiamo acquistato carattere rispetto alla scorsa stagione. Se la Juventus continua a giocare come ho visto le possibilità in campionato resteranno aperte. Se la Juve dovesse vincere e andare a +7 significherebbe vincere 3 partite in più della Juventus e che loro dovranno fare tre sconfitte: è enorme. Un mio gol? Ci sarà da ottenere un buon risultato, è la cosa più importante”. 

NAZIONALE . “Penso di aver vissuto un 2016 positivo, ma all’Europeo avremmo potuto fare meglio. Con la squadra che avevamo il Galles non avrebbe dovuto eliminarci. Martinez? Non è che io non mi fidi dell’allenatore. La prima volta che l’ho incontrato, aveva già un 11 di base e ho trovato strano essere stato escluso da allora in poi. Tutti pensano che io abbia dei problemi con i ct da quando Wilmots mi escluse dal Mondiale 2014, ma non è vero. Sanno dove trovarmi e possono stringermi la mano, ma ho paura di essere assente anche per le successive convocazioni. Ci saranno svariate ragioni, magari in quattro mesi non sarò al top, non si può prevedere il futuro… Se non piaccio a Martinez, sarei felice che me lo dica subito. Conquistare la Nazionale resta sempre il mio obiettivo. Io non sono un fumatore compulsivo, è solo un modo per rilassarsi e sentirsi a proprio agio in campo. Questa è una falsa scusa. Non ho mai perso un solo allenamento, anche dopo la festa. Io sono un calciatore, mi giudichi sul mio rendimento su un campo. In Italia mi rispettano per quello, in Belgio ho l’impressione che cercano solo di affrontare ciò che non dovrei fare”.