Serie A, Lazio-Roma continua tra polemiche e sfottò. Spalletti l’anti-Juve?

Il caso Lulic-Rüdiger, poi l’ironia sui social. Ora i giallorossi sognano un finale di 2016 da scudetto

DERBY LAZIO ROMA / Una parte ride, l'altra si lecca le ferite dopo una sconfitta che potrebbe lasciare strascichi importanti. Il derby va alla Roma, che batte la Lazio con Strootman e Nainggolan in una stracittadina macchiata dalle polemiche e, soprattutto, dalle dichiarazioni shock di Lulic su Rüdiger. Dichiarazioni che, inevitabilmente, hanno monopolizzato le ultime news Serie A. In zona mista all'Olimpico', dov'erano presenti anche gli inviati di Calciomercato.it, Lulic ha poi corretto il tiro: “Le mie non sono parole razziste”. Ma ora rischia grosso.

DA STROOTMAN-CATALDI A LULIC-RÜDIGER: GOL E POLEMICHE NEL DERBY

Dal punto di vista dell'ordine pubblico era un derby temuto, ma non troppo. E le sensazioni della vigilia sono state comunque confermate. In campo, nel frattempo, lo spettacolo ha stentato a decollare. Un primo tempo con poche emozioni e giusto un paio di conclusioni di Immobile, poi il passaggio giallorosso dalla difesa a 'tre uomini e mezzo' ad un 4-2-3-1 più conosciuto con Nainggolan ad impallare il regista biancoceleste Biglia e, soprattutto, i regali dei laziali hanno sbloccato la gara. Prima l'erroraccio di Wallace in disimpegno, beffato e punito da Strootman che si traveste da grande attaccante e firma l'1-0, poi il tuffo ritardato di Marchetti che non arriva a deviare il 2-0 dalla distanza di Nainggolan.

A fare ancor più rumore, però, sono state le grandi polemiche durante e dopo la partita. In particolare il caso Strootman-Cataldi, con l'olandese che dopo la lunga esultanza per il gol, schizza con la bottiglietta d'acqua il centrocampista della Lazio, il quale risponde tirandolo per il collo della maglia. Da lì l'accenno di rissa che porta all'espulsione di Cataldi, che era in panchina, e l'ammonizione del romanista, facendo infuriare i tifosi della Lazio che hanno fin da subito invocato la prova tv per Strootman. L'arbitro, però, ha visto e valutato l'episodio immediatamente, per cui non ci sarà nessuna nuova sanzione. 

Ancor più gravi invece, al termine della sfida, le dichiarazioni di Senad Lulic ai microfoni di 'Mediaset Premium' sul giallorosso Antonio Rüdiger: “Parlava già prima della partita. Due anni fa era a Stoccarda e vendeva calzini e cinture, adesso fa il fenomeno. E' un ragazzo maleducato”. Il responsabile della comunicazione della Lazio, Arturo Diaconale, ha espresso subito la posizione del club: “Chiedo scusa a nome della società e di Lulic che successivamente le ha correte. Sono l’espressione a caldo dopo un derby perso e che ha fatto male ai giocatori. Tutti molto colpiti e abbattuti, perché lo sentivano e lo sentono. Vogliono reagire. Quella di Lulic è una polemica andata oltre le righe, iniziata dalle dichiarazioni precedenti del giocatore della Roma. Direi di chiuderla qui con le scuse nostre e del giocatore. Parole nate dalla concitazione del momento”. E lo stesso Lulic ha provato a ridimensionare il caso: “Non penso siano parole razziste, il fatto che lui sia nero non implica razzismo“. Ma ora c'è grande attesa per la decisione del Giudice Sportivo che arriverà domani e Lulic rischia anche 10 giornate di squalifica.

DAI CALZINI A WALLACE: L'IRONIA SOCIAL DOPO IL DERBY

Il giorno dopo, la sfida si sposta sui social. Tra sfottò, striscioni e tweet ironici, il derby è ancora rovente sul web ed i protagonisti indiscussi diventano i tifosi. Dai calzini di Rüdiger ai rilanci di Wallace passando. Il derby dell'ironia lo vincono entrambe le fazioni.

ROMA, SEI L'ANTI-JUVE? LAZIO, ORA SERVE LA SCOSSA

Smaltita l'euforia, la Roma guarda subito avanti. E la stagione è già ad uno snodo fondamentale: riagganciato il Milan ed il secondo posto a -4 dalla capolista Juventus, da qui alla fine dell'anno i giallorossi avranno la chance di candidarsi come prima, grande rivale dei bianconeri. Lunedì prossimo, infatti, il posticipo della 16a giornata metterà di fronte proprio i giallorossi di Spalletti e il Milan di Montella all''Olimpico', poi il sabato successivo la resa dei conti allo 'Juventus Stadium' con gli uomini di Allegri prima di chiudere il 2016 in casa contro il Chievo. Tre sfide, tre giornate per concludere l'anno alla grande e lanciare l'assalto allo scudetto. Per i biancocelesti, invece, il calendario prevede le trasferte con Sampdoria ed Inter intervallate dalla gara interna con la Fiorentina. Banchi di prova importanti per testare la reazione e, dunque, le ambizioni biancocelesti.