LAZIO PAROLO DERBY / “Contro la Roma ci sarà da pedalare”. Parola di Marco Parolo, uno che di corsa se ne intende. “Sarà una partita aperta e per vincerlo dovremo avere lo stesso spirito messo in tutte le partite dall’inizio del campionato a oggi”, ha spiegato il motorino della Lazio al 'Corriere dello Sport'. Quello di domani sarà un match d'alta quota: la Roma è seconda a quota 29 punti, i biancocelesti seguono ad un punto di distanza: “Loro sono costruiti per lo scudetto, noi per altro – ha spiegato Parolo – Dobbiamo dimostrare che possiamo essere competitivi per l'Europa, ora ci aspettano quattro partite per capire se possiamo diventare grandi. Nessuno se lo aspettava un inizio così. Le vere sentenze si vedono in primavera. Due anni fa pensano all'Europa League, poi ne abbiamo vinte otto di fila e ci siamo ritrovati al secondo posto. L'obiettivo era diventata la Champions”.
Oggi tutti quanti vedono dei punti di contatto tra quella Lazio di Pioli e quella attuale di Inzaghi e la speranza è che si possa ripetere lo stesso exploit: “Ho la certezza che stiamo lavorando bene – ha continuato il mediano – c'è un gruppo di giovani che crescono bene. La differenza ora la stanno facendo quelli che entrano durante la partita. Perché si rivelano fattori aggiuntivi: è la forza della squadra. Quando ci sono queste basi si può parlare di ciclo. Siamo agli albori di un ciclo, lo dico: sta iniziando qualcosa con la Lazio. Dovremo essere bravi a restare con i piedi per terra”.
La ricetta quindi è scritta: pensare ad una gara alla volta. A partire dalla decisiva stracittadina di domani: “Non firmo per il pari. Siamo nella posizione di classifica in cui c’è la possibilità di dire 'voglio solo vincere'. Chi può essere decisivo? Dico immobile: lo vedo molto carico. La sorpresa? Dico Radu. Se segna e vinciamo il derby siamo finiti nello spogliatoio fino al 2020… Pensa a quanto mi massacra! A loro toglierei Perotti e Dzeko: uno fa assist, l'altro i gol: togliamo questi due problemi…”.
D.G.
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