NAPOLI-INTER ESORDIO ROG / Basterebbe già solo l'ovazione riservatagli dal pubblico al suo ingresso in campo per certificare l'importanza dell'evento di ieri sera. Marko Rog e il suo esordio in maglia azzurra: il caso è chiuso, direbbero gli amanti dei meme. In realtà è davvero un caso curioso, quello del giovane croato acquistato quest'estate nel calciomercato Napoli per 14 milioni di euro e mai visto in campo finora. Un normale iter di crescita per un ragazzo del '95, in una squadra che nello stesso reparto conta calciatori del calibro di Hamsik, di Allan, di Jorginho e di Diawara. Ci sta benissimo che trovi poco spazio, forse ci sta un po' meno che in tre mesi non giochi neppure un minuto. Ma tant'è, il giorno 2 dicembre 2016 Marko Rog mette piede per la prima volta sul terreno del San Paolo e lo stadio lo accoglie come si fa solo con i più grandi campioni.
Nella settimana della 'prima' al teatro San Carlo arriva anche la 'prima' di Marko Rog al San Paolo. Un ragazzo promettente, ma coinvolto suo malgrado in una situazione ambientale quantomeno curiosa. Pagato sul calciomercato meno di Diawara e di Maksimovic ma improvvisamente rivestito di un'aura salvifica che molto probabilmente non gli appartiene. Complice anche il momento particolare che sta attraversando il Napoli, il croato è diventato uno dei pretesti principali per attaccare mister Sarri e la sua gestione discussa (e discutibile) degli acquisti estivi. Al punto che anche De Laurentiis nelle ultime interviste ha sottolineato a più riprese che gli avrebbe fatto piacere vedere in campo Rog. Oggi finalmente è successo, una sgambata di un quarto d'ora a risultato ampiamente acquisito che naturalmente non ha messo e non ha tolto nulla alla partita in sé. Era prevedibile, di certo nessuno si aspettava fuochi d'artificio, ma quel ripetuto “oooooh” prima che entrasse in campo, seguito da un lungo applauso, è sembrato più una reazione ironica all'ostracismo di Sarri che un tributo alle sue qualità. Ora speriamo di vederlo più spesso, ma attenzione ad esagerare con le aspettative. Un'attesa così spasmodica non può che aver fatto piacere al ragazzo, ma il rischio è che tutto ciò possa trasformarsi in un boomerang alla prima prestazione negativa. Sarebbe l'ultimo paradosso in una situazione che stava diventando tragicomica.
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