CHARLIE HEBDO STRAGE PARIGI LIBERTA STAMPA / ROMA – “Allahu Akbar”: con queste parole i terroristi armati di kalashnikov sono entrati oggi nella sede parigina del giornale satirico Charlie Hebdo, facendo strage di dodici persone. In nome di Allah, anche se con l'islamismo non hanno nulla a che vedere. Inferociti dalle vignette satiriche su Maometto. Le telecamere hanno immortalato il massacro, con un momento che è stato già issato ad emblema di questo strazio: un poliziotto in ginocchio, che chiede pietà, e viene giustiziato con un colpo alla testa.
La libertà di stampa è un principio da cui il mondo non può esimersi. Niente e nessuno hanno diritto a tacciarla. Mai. A nessun prezzo. In questa tragedia siamo tutti vittime, tutti vicini intimamente al dolore incommensurabile di chi oggi ha perso un padre, un marito, un ragazzo, un amico. Un collega. I nostri colleghi sono morti per mano della follia umana e nessuno dovrà dimenticarlo. La libertà di stampa non dovrà mai più pagare un prezzo. La paura non dovrà paralizzarci. Questo eccidio, da oggi, sia il vessillo della nostra libertà.
Noi non vi dimentichiamo. Je Suis Charlie.
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