LAZIO MAURI MILAN ALDO DONATI/ ROMA – A quattro giorni dall'inizio del campionato, Stefano Mauri concede un'intervista a 'Lazio Style Radio' per fare il punto della situazione in casa biancoceleste. Doveroso, prima di parlare di Lazio, spendere alcune parole nei confronti della scomparsa di Aldo Donati: “Ci stringiamo attorno alla famiglia di Aldo a nome di tutta la squadra. Lui ha scritto delle grandissime canzoni che resteranno per sempre nella storia. Ogni volta che sento il suo inno allo stadio mi vengono i brividi”.
IL MILAN – Dopo la vittoria in Coppa Italia, occhi puntati sul Milan, primo avversario in campionato: “Visto che sono lombardo, per me giocare a Milano è sempre molto importante. I rossoneri non hanno fatto un grande campionato durante la scorsa stagione ma nel trofeo Tim hanno dimostrato di essere pronti. Tocca a noi dimostrare di essere più forti di loro: speriamo di partire con il piede giusto a cominciare dalla sfida di San Siro per poter portare la Lazio di nuovo in alto. Con il Milan non vinciamo da tanto. Sarebbe ora di tornare a fare i tre punti ed iniziare bene il campionato. Andiamo lì per giocarci al massimo le nostre possibilità”.
CONCORRENZA – “Chi temo delle altre squadre del campionato? Ad essere sinceri, io temo di più la Lazio. Fino a questo momento ho visto una squadra attenta e pronta, con tanta voglia di dimostrare di essere una formazione diversa rispetto a quella dell'anno scorso – spiega Mauri, oggi protagonista delle notizie Lazio con la sua intervista – I nuovi acquisti e il mister hanno portato tanto entusiasmo e tanta voglia, sono convinto che faremo bene. Cambiare allenatore, per una serie di motivi, non è mai una cosa semplice, ma il confronto tra giocatori e tecnico è molto importante perché è giusto capire subito le sue richieste”.
ESORDIENTI – “Se sono arrivate le paste nello spogliatoio dopo i gol dei debuttanti contro il Bassano? No, ma sono in conto – rivela Mauri dopo i gol messi a segno da Basta, de Vrij e Parolo, i colpi estivi di calciomercato – Speriamo che possano ripetersi anche domenica contro il Milan. Come se la cavano i nuovi stranieri con l'italiano? Stanno già imparando tanto anche se ancora cercano la traduzione inglese di alcune parole”.
I GIOVANI – “I giovani arrivati si sono messi tutti a disposizione. Stanno cercando di rubare quanto più possibile a noi che abbiamo molta più esperienza. Questo è un bene, così hanno la possibilità di capire i nostri consigli senza interpretarli come dei richiami”.
TIFOSI – “In Coppa Italia contro il Bassano Virtus i tifosi sono arrivati numerosi e ci hanno aiutato molto in campo. Abbiamo bisogno di loro e starà a noi, come abbiamo fatto domenica, farli tornare allo stadio”.
LA PARTITA DELLA PACE – “Ovviamente questi eventi sono importantissimi per la motivazione e il senso: il messaggio è la pace, è questo l'obiettivo finale. Se di mezzo c'è il Papa, ovvero la persona più importante al mondo, sarà una cosa bellissima”.
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