SCONTRI COPPA ITALIA ALFANO/ ROMA – L'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport' offre la testimonianza di un sovrintendente rimasto ferito durante gli scontri di sabato sera in occasione della finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli: “Il silenzio dei miei superiori fa più malle delle bastonate degli ultrà. Oltre alle parole di Alfano che ha detto che nessuno rappresentante delle forze dell'ordine ha riportato ferite gravi. La mia schiena dimostra il contrario. Li vede questi? Sono i segni lasciati dai tondini di ferro con i quali mi hanno colpito. Al signor Alfano vorrei dire che sono un sovrintendente pluripremiato ma vengo pagato come un agente perché lo Stato ci ha bloccato gli alimenti salariali”.
I FATTI – “Io e il mio collega eravamo a pochi metri dal luogo della sparatoria. C'era traffico e sono arrivati i 22 pulmann dei napoletani scortati da un solo blindato. Sono rimasti imbottigliati e sono scesi ingrossando il corteo. Poi è successo quello che è successo, quando ci hanno comunicato che c'erano dei feriti da arma da fuoco abbiamo deciso di intervenire ma a quel punto i tifosi del Napoli avevano già iniziato la caccia alle divise”.
S.F.
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