COPPA ITALIA SCONTRI CANNAVARO / NAPOLI – Per un napoletano doc come Fabio Cannavaro le immagini di sabato scorso per la finale di Coppa Italia sono un colpo al cuore. “La curva B è stata la mia seconda casa. Lì sono cresciuto. Ho tanti amici ultrà. Ma ciò che sta succedendo non lo capisco. – le sue parole a 'La Gazzetta dello Sport' – Sinceramente mi ha colpito l'impotenza delle nostre autorità in tribuna d'onore. E poi non si può morire per una partita di calcio. Abbiamo preso una deriva sudamericana. Servono leggi dure. Anzi, basterebbe applicarle. Bisogna limitare questo strapotere ultrà. In Inghilterra ci sono riusciti bene, anche in Spagna li hanno progressivamente ristretti sugli spalti. Una volta c'era al massimo una scazzottata, poi si è passato ai coltelli, ora le pistole. No, occorre fermarsi. E se non lo capiscono si cominciasse con abolire gli striscioni. Questa corsa a identificarsi, di delimitazione del territorio diventa terreno fertile per la violenza”.
M.D.F.
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