PESCARA ALLENATORE SERSE COSMI PROCESSO RAPINA 2011 / PERUGIA – Serse Cosmi, attuale allenatore del Pescara, ha risposto alle domande del Pm Petrazzini nel corso dell'udienza del processo in corso al tribunale di Perugia sulla rapina subita in casa tra il 18 e 19 marzo del 2011.
“Quando mi hanno sbattuto a terra – ha raccontato al pm l'allenatore – ho avuto paura di sentirmi male e mi hanno offerto un bicchiere d'acqua. Li ho rassicurati sul fatto che gli avrei dato tutto purché non facessero del male a mia figlia e a mia moglie”.
“Mi hanno schiaffeggiato e colpito con il calcio della pistola alla nuca – ha aggiunto – ma non in maniera violenta bensì per intimidirmi e creare un clima di terrore. Ci hanno costretto a infilarci sotto le lenzuola del letto, uno ci puntava la pistola e ci minacciava anche con una chiave inglese mentre gli altri giravano per le stanze della villa. Parlavano un italiano comprensibilissimo, ma con accento dell’est europeo”.
“Uno dei banditi – ha ricordato infine Cosmi con un sorriso amaro – ha preso in mano il tapiro di Striscia la notizia. Poi, ha visto una mia foto di qualche anno fa con i capelli e mi ha chiesto: 'Perché non fai un trapianto come Berlusconi?'”.
S.D.
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