VERONA MANDORLINI INTERVISTA / VERONA – Il giorno dopo la clamorosa rimonta sulla Juventus, il tecnico del Verona Andrea Mandorlini ha raccontato le sue sensazioni ai microfoni di 'Radio Rai': “Il nostro obiettivo non cambia. Magari siamo gia' salvi, non lo so, ma non perdiamo di vista il nostro obiettivo. Vediamo se avremo la forza di fare ancora meglio, ma non sarebbe un fallimento non entrare in Europa League. Veniamo dalla Serie B e, anche se non voglio guardare in casa d'altri, per le altre neopromosse il 'salto' dalla B alla A e' stato difficile”.
1984 – “Ai tempi ero calciatore, con l'ambiente e con il mister Bagnoli che ho conosciuto hanno costruito una leggenda che dura ancora dopo tanti anni. Lo spirito che ti da' questo ambiente e' qualcosa d'incredibile. Toni come Elkjaer? Luca ha caratteristiche incredibili, e' pazzesco quello che riesce a fare, ha l'esperienza che non e' soltanto di campo, e ieri aveva una carica incredibile; Fanna con Iturbe o Martinho, Gomez con Galderisi, difficile fare paragoni, quel Verona vinse lo scudetto e oggi e' difficile poter vedere una provinciale vincere un campionato. Ma sono paragoni belli che fanno piacere. Io come Bagnoli? Magari…”.
JUVENTUS – “Non era facile toccare le corde giuste. Ho detto ai miei ragazzi che c'era un'altra partita da giocare, altri 45', non bisognava pensare al risultato ma fare di tutto per riaprirla. A Verona la partita e' lunga, non finisce mai”.
A.C.
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