Juventus, Agnelli: “Siamo la squadra piu' desiderata d'Italia”. E su Moggi…

Il presidente bianconero: “Siamo tornati a guidare il campionato ma il calcio italiano non funziona”

JUVENTUS AGNELLI MOGGI CALCOPOLI/ ROMA – In una lunga intervista rilasciata al 'Financial Times', il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha offerto uno spaccato del calcio italiano, lontano dai fasti di un tempo e dagli altri movimenti europei, per poi parlare della vicenda Calciopoli e del ritorno dei bianconeri sul trono d'Italia.

MOVIMENTO ITALIANO – “Il calcio italiano non è un buon prodotto: metà degli stadio sono vuoti e c'è tanta violenza. Abbiamo dovuto aspettare dieci anni per avere una legge che ci permettesse di costruire nuovi stadi. Una volta eravamo un punto di arrivo, adesso invece solo una campionato di transizione per i migliori giocatori”.

CALCIOPOLI – “Ci hanno ritenuti colpevoli di comportamento antisportivo, non di frode. Moggi chiamava gli arbitri? non era l'unico: dopo è venuto fuori che lo facevano anche tanti altri”.

STILE JUVENTUS – “Juventus 'Vecchia Signora'? E' la fidanzata d'Italia, la donna con cui tutti vorrebbero andare. Cosa ha comportato non avere il nome della nostra città? Ci ha dato grande popolarità, ci ha resi nazionali”.

MENTALITA' VINCENTE – “La Juventus attuale ha un grandissimo ptenziale, la sento come una mia creatura. Tornando a vincere sul campo abbiamo ripreso il comando in Italia, ma per costruire un top-team competitivo in Europa ci vuole un mix del meglio che c'è in Inghilterra, Spagna e Germania”.

FAMIGLIA AGNELLI – “La Juventus e la Fiat sono il comune denominatore della nostra famiglia: alcune aziende vanno e vengono, queste invece sono immortali”.