NOTIZIE TOTTI DAY GIANNINI INTERVISTA / ROMA – Giuseppe Giannini, ex capitano della Roma, ha parlato ai microfoni di 'Sky' nel giorno del ventennale del debutto in Serie A di Francesco Totti.
IO E FRANCESCO – “Leggo sui giornali tanti attestati di stima, ma forse tra tutti chi lo conosce meglio sono proprio io. Non era difficile immaginare e prevedere che diventasse il mio erede in giallorosso. Già da giovane si notavano le sue caratteristiche e le sue qualità. E' sempre stato molto umile e desideroso di imparare da tutti in allenamento. Fabbri (il dirigente accompagnatore della Roma all'epoca n.d.r.) mi chiese di prenderlo in camera con me perché ero il suo idolo e io accettai con piacere. Era timoroso, timido. Non parlava mai, poi piano piano si è sciolto. Giocavamo a carte insieme, lunghe partite a scopa. Così nacque un'amicizia e una stima reciproca”.
IL SUO DEBUTTO – “Non ricordo molto di quella partita. Andò bene, vincemmo e lui esordì negli ultimi minuti”.
POSIZIONE IN CAMPO – “La sua posizione ideale? E' lui a sceglierla in campo: come tutti i grandi giocatori sa dove e quando può essere più pericoloso in corso d'opera”.
AUGURI – “Io non volevo intervenire perché sento parlare tutti, anche chi lo ha solo sfiorato in carriera. Dico solo che lui sa quello che ho provato, provo e proverò sempre per lui”.
S.D.
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