Lazio-Cagliari, Marchetti: “Voglio l'azzurro. Il rigore? Purtroppo…”

Le parole rilasciate al termine dell'incontro dal portiere biancoceleste

LAZIO CAGLIARI DICHIARAZIONI MARCHETTI FINE GARA / ROMA – Se la Lazio si ritrova nelle zone alte della classifica, molto lo deve a Federico Marchetti, protagonista anche questa sera di grandi parate. Al termine del match vinto con il Cagliari il numero 22 della Lazio ha commentato ai microfoni di Sky l'episodio del generoso rigore concesso nei minuti finali per fallo di Agazzi su Klose.

IL RIGORE – “La dinamica del rigore è simile a quella dell'anno scorso, quando toccai Ibarbo, ma non in modo netto come è stato stasera. Ricordo che tre anni fa venni a giocare qui con la maglia del Cagliari e mi venne fischiato contro un rigore su Mauri per la stessa azione: quando esce il portiere purtroppo basta un attimo per determinare il tiro dal dischetto. Da portiere è normale che siamo 'penalizzati', anche perché trovo eccessiva l'espulsione: noi vogliamo andare sulla palla, ci sono le variabili e a volte veniamo anticipati”.

LA PARATA PIU' BELLA – “Non faccio le classifiche sulle mie migliori parate: fortunatamente siamo riusciti a vincere. Il tiro di Nainggolan era difficile, lui era in vantaggio ma gli sono andato addosso chiudendogli lo specchio: mi piace parare in questo modo, è stata una buona parata, ma grazie a Dias che mi ha coperto la porta. Dobbiamo continuare così: l'imbattibilità è grazie alla mia squadra, da soli non si fa nulla. Parlare di record personali lascia il tempo che trova, stiamo remando tutti dalla stessa parte”.

DISCORSO NAZIONALE – “Sicuramente il passato lo vedo con molta serenità: il Mondiale l'ho giocato, si sbaglia tutti assieme, poi è facile scaricare su Marchetti, sul portiere. Se siamo usciti da Sudafrica 2010 per colpa mia vorrà dire che devo migliorare… Non ho mai nascosto la mia volontà, speranza di tornare in azzurro. Vediamo”.

A.B.