CALCIO SPECIALE 2012 GIOVANI VERRATTI LAMELA EL SHAARAWY / ROMA- Quella del 2012, è stato senza dubbio un’annata importante per tutto il movimento calcistico italiano, quasi un anno zero. La Serie A ha perso competitività rispetto al passato ed ai campionati ‘rivali’, soprattutto per via della diaspora di grandi campioni avvenuta all’inizio dell’estate. Tanti ‘totem’ hanno infatti abbandonato la nostra massima serie (Del Piero, Di Vaio,Gattuso, Seedorf, Nesta, Inzaghi, Zambrotta solo per citarne alcuni) per cercare fortuna in lidi più esotici o addirittura per appendere gli scarpini al chiodo. Altri campioni invece (Ibrahimovic e Thiago Silva su tutti) hanno levato le tende, certificando il pessimo stato economico dei nostri club, incapaci di importare dall’estero la minima traccia di un top player. Nel frattempo in Polonia ed Ucraina, la Nazionale di Cesare Prandelli dava spettacolo raggiungendo la finalissima dei campionati europei grazie a vecchi lupi di mare (da Buffon a Pirlo, passando per Cassano e Barzagli) ma anche ad un nuovo zoccolo duro formato da giovani (Abate, Bonucci Marchisio, Montolivo, Balotelli, Borini, Ogbonna, Nocerino e Giovinco) tracciando così la strada da seguire per gli anni a venire. In stato di ristrettezza economica, il nostro calcio dovrà poggiarsi sui giovani e sui giovanissimi per coltivare in casa i cosiddetti ‘top player’. Un esempio che è stato preso alla lettera dalla maggior parte dei nostri club, che hanno messo (e stanno mettendo) in mostra talenti di qualità estrema. Diamanti grezzi il cui compito è di riportare la Serie A ed il movimento intero, nuovamente ai vertici del calcio mondiale.
Questa la 'top ten' dei 10 migliori giovani del nostro campionato nell'anno solare 2012:
1 – STEPHAN EL SHAARAWY – Il 2012 è stato senza dubbio l’anno di Stephan El Shaarawy. Il giovane attaccante classe ’92 di origine egiziana, approda al Milan dal Genoa nell’estate del 2011, ma trova poco spazio per via dell’ingombrante presenza di Zlatan Ibrahimovic. Il 18 gennaio 2012 tuttavia, mette a segno il suo secondo gol in maglia rossonera nella partita di Coppa Italia col Novara. Pesanti anche le segnature all’Udinese in campionato e alla Juventus, nuovamente nella coppa nazionale. Conclude la stagione 2011/2012 segnando 3 reti con la nazionale Under-21 (2 al Liechtenstein ed una all’Irlanda). L’annata 2012/2013 lo vede titolare assoluto in un Milan privato dei propri gioielli. Il ‘piccolo Faraone’ si esalta segnando 14 reti in 18 partite di campionato e 2 in 6 gare di Champions League (entrambi decisivi per il passaggio del turno dei rossoneri). La ciliegina sulla torta arriva il 14 novembre, con la prima rete in Nazionale nell’amichevole persa a Parma contro la Francia, dopo che l’esordio sotto Cesare Prandelli era avvenuto il 15 agosto nella partita contro l’Inghilterra.
2 – MARCO VERRATTI – Nel 2012 l’Italia intera ha riscoperto un campione come Andrea Pirlo, prima decisivo nel guidare la Juventus allo scudetto e poi fondamentale nel portare l’Italia in finale agli Europei. Ma il 2012 è stato anche l’anno della consacrazione del suo erede: Marco Verratti. Il ragazzo di Pescara, classe 1992, si è espresso al meglio nella stagione 2011/2012 con la squadra della sua città sotto la guida di Zdenek Zeman, che lo ha esaltato nel ruolo di regista davanti alla difesa. Verratti ha contribuito alla promozione in A dei ‘Delfini’ giocando 31 partite e regalando addirittura 9 assist. Nell’estate 2012 sembrava in predicato di passare alla Juventus o al Napoli, ma alla fine sono stati i milioni del Psg di Carlo Ancelotti a spuntarla. A Parigi, Verratti è subito diventato una pedina fondamentale insieme a campioni del calibro di Zlatan Ibrahimovic e Thiago Silva, arrivando anche a giocare in Champions League. Il 2012 del ragazzo di Pescara si è anche tinto di azzurro con la pre-convocazione per l’Europeo (poi saltato) e le due presenze nelle amichevoli contro Inghilterra e Francia.
3 – ERIK LAMELA – Erik Lamela, soprannominato ‘El Coco’, è senza dubbio uno dei giocatori argentini di maggior talento e dalle migliori potenzialità. Nato nel 1992, è arrivato alla Roma nel 2011 dopo la clamorosa retrocessione del River Plate, squadra dove è cresciuto. Lamela ha segnato subito all’esordio da titolare all’ ‘Olimpico’ in campionato. La sua prima stagione giallorossa conta 29 presenze e 4 reti in campionati, di cui 3 nel 2012 (contro Novara, Lecce e Cesena). ‘El Coco’ può vantare anche 2 gol in Coppa Italia segnati alla Fiorentina a gennaio. La stagione 2012/2013 è senza dubbio più soddisfacente, grazie a Zdenek Zeman che lo sposta a fare l’attaccante esterno. Lamela ha così migliorato il suo rendimento offensivo arrivando a segnare 10 reti in 14 presenze e candidandosi come uno dei giovani più efficaci dell’intera rosa giallorossa.
4 – MATTIA DESTRO – Il 2012 è stato veramente un anno eccezionale per il calcio italiano e per i suoi giovani interpreti. Tra questi c’è sicuramente Mattia Destro, bomber classe 1991 che si è consacrato definitivamente in provincia per poi passare ad una grande squadra. Destro ha giocato nel 2011/2012 nel Siena raccogliendo 30 presenze e 12 reti in campionato, di cui addirittura 10 sono arrivate nel 2012. Il 25 gennaio è arrivata anche l’unica segnatura in Coppa Italia. In estate il ragazzo di Ascoli Piceno è passato alla Roma, dopo un intrigo di mercato che ha coinvolto moltissime squadre. In giallorosso ha segnato finora 4 gol in campionato ed 1 in Coppa Italia. La più grande soddisfazione è però arrivata con la maglia azzurra, con cui l’11 settembre ha segnato la rete decisiva nella vittoria contro Malta, partita valida per le qualificazioni al Mondiale 2014. Destro, dopo aver saltato il campionato europeo, è oramai parte integrante del gruppo azzurro di Cesare Prandelli.
5 – LORENZO INSIGNE – Se il Pescara è tornato in Serie A nel 2012 non lo deve solamente a Marco Verratti e a Ciro Immobile, ma anche a Lorenzo Insigne, attaccante classe 1991, fedelissimo di Zeman con cui era stato precedentemente al Foggia in Lega Pro. Nella magica stagione pescarese 2011/2012 Insigne ha giocato da punta esterna mettendo a segno 18 gol, di cui 11 nel 2012. Anche lui, come Immobile, al termine della stagione col Pescara è tornato alla squadra di appartenenza: il Napoli. Con la maglia azzurra Insigne aveva già esordito nel gennaio 2010, quando giocava nella squadra Primavera. Quest’estate Lorenzo ‘Il Magnifico’ partiva indietro nelle gerarchie rispetto a Goran Pandev, ma con il tempo ha saputo farsi apprezzare come spalla ideale di Edinson Cavani e finora ha raccolto 18 presenze, 4 reti ed altrettanti assist. Ha potuto aumentare anche la sua esperienza internazionale giocando una gara di qualificazione ai mondiali del 2014 con la nazionale italiana e contribuendo al passaggio del turno del Napoli in Europa League, dove ha giocato 4 partite su 6. Impossibile non citare la rete nel 3-2 inflitto dall’Italia under-21 alla Svezia nel ritorno del play-off di qualificazione agli europei di categoria del 2013.
6 – PAUL POGBA – Un altro giovane ‘esploso’ nel 2012 è senza dubbio Paul Labile Pogba, centrocampista 19enne di qualità e quantità in forza alla Juventus. Proveniente dal settore giovanile del Le Havre, il Manchester United se lo assicura per la propria squadra giovanile e lo fa esordire in Premier League il 31 gennaio 2012 nella gara con lo Stoke City. Seguiranno altre due presenze in campionato ed una in Europa League, il 15 marzo a Bilbao.Pogba lascia poi i ‘Red Devils’ tra le polemiche firmando a parametro zero con la Juventus. Il debutto in campionato arriva il 22 settembre 2012 contro il Chievo. Da quella gara Antonio Conte decide di riporre enorme fiducia nel mediano francese che lo ripagherà con 15 presenze (contando tutte e 3 le competizioni) condite da 2 reti pesantissime coincise con altrettante vittorie in campionato (prima col Napoli e poi colBologna). In mezzo anche una mancata convocazione per alcuni atteggiamenti poco professionali con conseguente ravvedimento. Il ragazzo però ha tutti i numeri per diventare un campione.
7 – ALESSANDRO FLORENZI – Tutto si può dire di Zdenek Zeman tranne che non sappia valorizzare i giovani. E Alessandro Florenzi ringrazia. Il centrocampista tuttofare classe ’91, prodotto del vivaio della Roma, viene da un 2011/2012 splendido, nel quale è stato in forze al Crotone. Con la compagine calabrese Florenzi ha messo in fila 35 presenze ed 11 reti (oltre a 2 assist) meritandosi la palma di ‘Miglior giocatore della Serie B’, in una categoria dove giocavano i vari Immobile, Verratti, Insigne e Sansone. Punto fisso della nazionale under-21(importantissimo nel 2012 il suo gol alla Svezia nella seconda gara del Play-off di qualificazione all’europeo di categoria) in estate torna alla Roma dove Zeman lo inventa interno di centrocampo con licenza di offendere, alla Perrotta. Florenzi regala così 17 presenze di estrema qualità condite da 2 reti e ben 3 assist. La ciliegina sulla torta sono i 41 minuti che gioca con la maglia della nazionale maggiore nell’amichevole di Parma con la Francia.
8 – CIRO IMMOBILE – Attaccante 22enne di scuola Juventus, sembrava essersi perso dopo un paio di passaggi a vuoto in serie B a Siena e a Grosseto. Nel 2011 è arrivata la chiamata del Pescara e di Zdenek Zeman dove ha cambiato radicalmente la sua vita calcistica. Immobile infatti, grazie alla regia di Verratti e all’intesa con Lorenzo Insigne, ha messo a segno 28 gol in 37 partite, di cui 16 nel 2012, trascinando il Pescara verso la riconquista della Serie A. Immobile ha anche segnato 4 gol fondamentali nelle qualificazioni dell’Italia under-21 contro il Liechtenstein, l’Irlanda e la Svezia nello spareggio per andare all’Europeo di categoria in Israele. Nel frattempo in estate è tornato alla base, al Genoa (che insieme alla Juventus detiene il suo cartellino) dove finora ha segnato 5 reti in 18 presenze, aiutando molto la squadra rossoblu che finora sta faticando tantissimo. Il suo futuro appare al momento incerto e nel 2013 potrebbe cambiare nuovamente maglia.
9 – MARQUINHOS – La Roma è senza dubbio una delle squadre che negli ultimi anni ha investito maggiormente sui giovani. L’ennesima scommessa vinta dalla dirigenza giallorossa risponde al nome di Marcos Aoas Correa, meglio noto come Marquinhos. Questo ragazzo brasiliano classe 1994 è un difensore centrale che ama stazionare nel centro-destra della retroguardia. Cresciuto nel Corinthians, con il ‘Timao’ vince la Coppa Libertadores2012 senza però mai scendere in campo. In estate passa poi alla società giallorossa, con cui esordisce il 16 settembre. Zdenek Zeman se ne innamora e dalla 7° giornata (Roma-Atalanta) lo schiera titolare, scalzando il più esperto Burdisso. Marquinhos ripaga il tecnico boemo con prestazioni di grandissima qualità, diventando uno dei migliori difensori dell’intero torneo a soli 18 anni. Finora ha collezionato 13 presenze, di cui solo 2 da subentrante. La sua grande capacità di anticipo, il senso della posizione e la sensazionale rapidità rendono Marquinhos uno dei migliori prospetti del nostro campionato.
10 – MATTIA DE SCIGLIO – La diaspora di senatori e di campioni avvenuta nell’estate 2012 al Milan ha senza dubbio facilitato l’inserimento in pianta stabile in squadra di un giocatore dal futuro avvenire. Si tratta di Mattia De Sciglio, milanese e milanista doc, terzino destro classe 1992. Per lui il 2012 è stato un anno magico: il 10 aprile, contro il Chievo Verona, è arrivato l’esordio in Serie A dal primo minuto condito da una prestazione da veterano. A fine stagione le presenze totali saranno 4 di cui 1 in Champions League, anche se per pochi minuti. Nel 2012, oltre alla chiamata di Prandelli (senza però scendere in campo) diventa anche titolare inunder-21, prima contro il Liechtenstein e poi nel play-off con la Svezia (90 minuti in entrambe le gare) per andare in Israele nel 2013. In questa stagione con la maglia rossonera si è imposto come potenziale craque ed ha collezionato 18 presenze tra campionato e Champions League dispensando ben 3 assist. Il 2013 lo vedrà sicuramente protagonista, e a Milano sperano tanto di aver trovato l’erede di Tassotti e Cafu.
Ed ecco gli altri 3 ‘fuori classifica’ che meritano una citazione per quanto di buono hanno dimostrato in questo 2012 calcistico.
LUIS MURIEL – Uno dei giovani stranieri che più hanno rubato l’occhio nel campionato 2011/2012 è stato senza dubbio LuisMuriel, attaccante colombiano classe 1991. Il ragazzo nativo di Santo Tomas è arrivato all’Udinese nel 2010 salvo poi essere smistato al Granada. Nel 2011 è sbarcato al Lecce dove ha segnato 7 reti in 29 gare (5 delle quali nel 2012) riuscendo quasi da solo ad alimentare la speranza del club salentino di salvarsi, anche se poi la retrocessione è comunque arrivata inesorabile. Muriel ha sfoggiato capacità fenomenali, strappando addirittura il paragone con il primo Ronaldo per capacità tecniche ed esplosività fisica. Nell’estate 2012 è tornato all’Udinese in pianta stabile, collezionando però solo 4 presenze (levandosi lo sfizio di segnare un gol) per via di un brutto infortunio che l’ha tenuto fuori dai campi di gioco per 3 mesi. Ora è tornato e ha tanta voglia di mettersi alle spalle il periodo sfortunato, duettando alla grande con Antonio Di Natale, con cui parla sicuramente la stessa lingua calcistica.
ISHAK BELFODIL – Un altro straniero dal sicuro avvenire e che deve molto al 2012 è Ishak Belfodil, attaccante franco-algerino del 1992, di scuola Lione ed attualmente in forza al Parma. Belfodil sbarca in Italia nel gennaio 2012, quando veste la maglia del Bologna. Con i felsinei colleziona 8 presenze, di cui 7 da subentrante facendo solo intravedere il suo potenziale, che comunque ammalia i tifosi emiliani. Nell’estate 2012 lo acquista il Parma, con cui finora ha giocato 16 partite segnando 5 reti e mostrando qualità da vendere. Il ragazzo infatti segna in tutte le maniere: di destro, di sinistro, di testa, di astuzia e di classe. Il paragone che viene facile è quello con Karim Benzema, col quale condivide la stessa origina nordafricana e l’essere cresciuti nelLione. Anche per lui il 2013 sarà sicuramente l’anno della consacrazione definitiva, dopo una seconda parte del 2012 vissuta da assoluto protagonista.
FABIO BORINI – Sicuramente la strana parabola di Fabio Borini, attaccante esterno classe ’91, trova nel 2012 il suo punto più alto. La punta originaria di Bentivoglio, nel bolognese, cresce nelle giovanili del Chelsea da cui viene prelevato a parametro zero da Parma nel 2011. I ducali lo cedono in prestito alla Roma e lui diventa subito il pupillo di Luis Enrique. Borini segna con i giallorossi 9 gol in 24 presenze in campionato, di cui 8 tra gennaio e marzo 2012 ( a cui si aggiunge una segnatura in Coppa Italia). Il 29 febbraio debutta in azzurro al ‘Luigi Ferraris’ nell’amichevole persa con gli Stati Uniti e successivamente prende parte alla spedizione europea di Cesare Prandelli, senza però giocare nemmeno un minuto. Il 13 luglio viene ceduto dalla Roma (che lo aveva riscattato alle buste) al Liverpool, con cui il 9 agosto segna la prima rete contro l’FK Gomel nei preliminari di Europa League. Gioca poi 5 gare di campionato e altre 4 della seconda competizione continentale senza però segnare e sprofondando nel grigiore della gestione di Brendan Rodgers. Un infortunio al metatarso pone termine al suo 2012, comunque positivo, in grande anticipo.
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