Calciomercato, ecco i colpi mancati del 2012

Da Berbatov a Tevez e' stato un anno fallimentare per l'arrivo di top players in Serie A

CALCIOMERCATO ECCO I COLPI MANCATI DEL 2012 / ROMA – Il 2012 si chiude tra pochi giorni, il Mondo non è finito ed è dunque tempo di bilanci sulle due scorse sessioni di calciomercato, alla luce dei risultati che hanno prodotto nelle squadre di Serie A. Calciomercato.it si è proposto di farvi tornare alla memoria tutti i colpi mancati dalle nostre squadre (e non solo) in questo anno in cui più che mai il nostro campionato ha perso grandi giocatori senza importarne di nuovi. In questo inserto i 5 colpi mancati più roboanti dell'anno solare:

TEVEZ-PATO (Milan-Psg-Manchester City) – E' stata la telenovela più lunga del mercato di gennaio europeo. Tevez al Milan sembrava cosa fatta e invece l'accordo non si è mai trovato. Quel diritto di riscatto, che il City voleva trasformare in obbligo, è stata la chiave del primo periodo. Poi si è intromessa l'Inter disposta a pagare a rate il cartellino ma anche qui la situazione restava complicata. I nerazzurri non sono mai andati a fondo nella trattativa afflitti da mille dubbi. Il Psg è stata la più generosa: ben 37 i milioni offerti dallo sceicco, ma l''Apache' di andare a Parigi proprio non ne voleva sapere. Infine di nuovo il Milan e Galliani che pensava di chiudere in contemporanea la cessione di Pato proprio ai parigini di Ancelotti. Ma la chiamata di Silvio Berlusconi ha fermato tutto. Dopo tanto fumo Tevez è stato reintegrato nella rosa di Mancini, che adesso proverà a rilanciarlo ad alti livelli visto il momento di difficoltà della sua squadra. Tevez ha poi vinto la Premier, il Milan perso lo scudetto e i migliori giocatori, mentre Pato è stato in campo in pochissime occasioni.

BERBATOV (Juve-Fiorentina-Manchester United-Fulham) – L'attaccante bulgaro, da tempo non più protagonista in campo, lo è stato nel mercato con i suoi ripensamenti e andirivieni di voli. Alla Fiorentina lo aspettavano tutti, al 'Franchi' e persino all'aeroporto. Ma una volta in volo ci ripensa e, scalato a Monaco, si ferma indeciso sul da farsi. Lo raggiunge l'interessamento della Juventus, con il quale sembra subito trovare accordo. I tifosi viola si infuriano e impazza la polemica sulle tv e sui siti online, ma i colpi di scena non sono finiti. La terza pretendente, il Fulham, era stata ignorata da tutti, tranne che da lui (Londra ottima sistemazione per la moglie) e in sordina organizza la doppia beffa. Un volo (stavolta non pagato dalla 'viola') lo riporta a Londra, dove non incanta e non segna come ai vecchi tempi. Fiorentina e Juve, invece, volano in campionato.

NILMAR e YILMAZ (Lazio) – Stesso ruolo, stessa pretendente, stessa sorte. La Lazio va vicina a chiudere per il brasiliano a gennaio, per il turco in estate, e in entrambi i casi lascia i tifosi con l'amaro in bocca. Il primo mercato del 2012 orchestrato da Tare venne definito nei peggiori modi possibili. Dopo 12 mesi l'entità delle critiche va ridotta in onore dell'arrivo di Candreva (scambio con Del Nero, finito al Cesena), ma resta la principale causa del mancato arrivo al terzo posto. Yilmaz voleva venire in Italia ma è finito al Galatasaray, perchè Lotito proprio non si è accordato con il Trabzonspor su alcuni dettagli. La Lazio è seconda con un super Klose, e dietro ci sono (mercato permettendo) Floccari e Kozak, quindi la situazione appare molto più rimediabile della precedente.

VAN PERSIE (Juventus-Manchester City-Manchester United) – Sembrava che, dopo la vittoria dello scudetto, il top player sarebbe arrivato alla Juve. Llorente e Dzeko erano idee vaghe, mentre la figura dell'attaccante da 30 gol aveva per tutti la faccia di Robin van Persie. Chiunque avrebbe giurato che l'olandese non se la sarebbe sentita di restare in Premier con una maglia diversa da quella dell'Arsenal, e solo le due di Manchester erano interessate oltre i bianconeri. Ma la questione ingaggio alla fine è risultata decisiva, ed il calciatore ha scelto di affiancare Rooney allo United. Quattro mesi dopo la Juve è prima per distacco, ma le sue giocate le avrebbero garantito un peso specifico certamente superiore in avanti, soprattutto in ottica Champions.

DE ROSSI (Roma-Psg-Manchester City) – Più volte e per motivi diversi si è parlato di Daniele De Rossi in uscita dalla Roma. Ma conferenze e smentite della società hanno sempre confermato (anche concretamente, con il rinnovo) la fiducia incondizionata ad un giocatore tra i più forti del campionato italiano. Inutile dire chi ci abbia guadagnato e chi rimesso, avere De Rossi in squadra è un valore aggiunto per qualsiasi allenatore.