Cagliari-Juventus, Conte: “Sopperiremo a Chiellini, Lucio e Asamoah”

L'allenatore bianconero prepara la trasferta di domani. Una partita che si giochera' a Parma

CAGLIARI JUVENTUS CONTE CONFERENZA STAMPA / TORINO – Antonio Conte affronta la consueta conferenza stampa della vigilia di gara. Domani la Juventus raggiungerà Parma per sfidare il Cagliari nell'anticipo di Serie A, e il tecnico bianconero ha risposto alle domande dei giornalisti. A cominciare da quelle su Lucio: “Aveva di fronte un trio di difensori titolari. Inoltre c'era la voglia di mettersi in discussione anche a 34 anni: anche se era molto dispiaciuto, Lucio era anche contento di una richiesta per tornare in Brasile“.

CHIELLINI – “Il suo infortunio dispiace: Giorgio è un calciatore che tutti vorrebbero avere, in campo e fuori. E' uno dei leader, ma sono convinto che tornerà più forte di prima. Già prima del suo infortunio volevo sopperire alla partenza di Lucio, guardando anche alla partenza di Asamoah per la Coppa d'Africa. Le idee sono chiare”.

TESTA ALLE VACANZE – “Subito dopo la gara ci saranno le vacanze, quindi forse ci sono delle valigie pronte. E' la prima settimana in cui abbiamo ricevuto solo elogi sperticati a 360 gradi. Sicuramente farò il mio, ma mi aspetto una risposta importante dalla squadra. C'è il pericolo dell'appagamento, dell'essere carichi di prosopopea e presunzione, di avere già la testa sull'aereo, direzione vacanze. La crescita passa anche da saper gestire questi momenti”.

MAYA – “La fine del mondo? Risponderei come Antonio Albanese nel suo film…”

OSCAR CONTE – “Il mio Oscar per quest'anno e mezzo va ai calciatori, che sono stati speciali, e alla società. Hanno fatto qualcosa di bellissimo, essere il loro allenatore è un grande onore per me”.

CAMPIONE D'INVERNO – “Non so che farmene di questo titolo, se alla fine non dovesse arrivare la vittoria finale. C'è il pericolo di essere gasati e presuntuosi quando non si è fatto ancora niente: mi aspetto una grande risposta, è questione di mentalità, al di là del vincere o perdere”.

PALLONE D'ORO – “Pirlo sul podio ce l'avrei visto benissimo. E' inevitabile che sarà sempre di Messi: se uno segna 90 gol in un anno, è talmente evidente la sua bravura e il suo peso specifico che diventa difficilmente contestabile. Detto questo, Andrea è un calciatore che avrei visto bene sul podio: fossi stato io il giurato gliel'avrei dato”.