MERCATO PALERMO ESCLUSIVO GROSSO/PALERMO – C'era una volta il terzino. Verrebbe da dire cosi considerata la moria di interpreti in quel ruolo, il cui nome è in fase di estinzione nel calcio moderno quasi interamente sostituito dal termine 'esterno basso'. Chi riusciva a ricoprire al meglio quella posizione, ma anche quella di esterno alto, facendo le fortune del proprio tecnico era sicuramente Fabio Grosso, campione del Mondo nel 2006 e protagonista nel nostro campionato soprattutto con le maglie di Palermo, Inter e Juventus. L'eroe del match contro la Germania in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.it, si sofferma sulle sue vecchie squadre provando anche a fare le carte al nostro torneo.
Protagonista degli anni d'oro del Palermo, le farà sicuramente male vederlo nella parte destra della classifica.
“Io sono un tifoso ottimista e sono convinto che questa squadra si tirerà fuori da questa situazione. Contro il Catania si sono visti grandi segnali di ripresa, con l'eliminazione dalla Coppa Italia che può esser considerato solo un piccolo intoppo. Sono sicuro che presto questa formazione tornerà a fare i risultati che il pubblico di Palermo merita”.
Quindi i rosanero non rischiano la retrocessione a suo avviso.
“Del futuro non si può mai esser certi, però questa squadra ha tutte le carte in regola per mantenere la categoria. La serie A è un patrimonio per la città di Palermo, una piazza che sa regalarti grandissime emozioni che rimangono indelebili nel proprio cuore. L'esperienza di un direttore preprato come Lo Monaco potrebbe poi pesare molto, visto anche quanto fatto negli ultimi anni a Catania. Il suo arrivo a Palermo mi ha inizialmente stupito, ma nel calcio di oggi queste sono situazioni assolutamente normali”.
Domenica però i rosanero andranno in casa dell'Inter…
“Sarà sicuramente un confronto molto difficile, ma nel calcio non esistono vittime sacrificali. In questo campionato la squadra di Gasperini può sicuramente puntare a mettere in difficoltà una squadra blasonata come l'Inter“.
Un punto in tre partite, è crisi per la formazione di Stramaccioni?
“Sicuramente l'Inter sta attraversando un periodo difficile, ma a mio avviso ci vuole ben altro per poter parlare di crisi. Andando ad analizzare poi le ultime tre partite magari quella di Bergamo non è stata delle migliori anche se, come avviene spesso nel nostro campionato, le utlime uscite dei nerazzurri sono state accompagnate da polemiche legate agli arbitraggi. L'undici di Stramaccioni contro la Juventus a Torino ha dato una grande dimostrazione di forza, motivo per il quale sono convinto che presto riprenderà il suo cammino”.
Domenica mancherà Miccoli, te lo aspettavi ancora cosi decisivo nonostante il passar degli anni?
“Assolutamente si. Ho avuto il piacere di giocare con Fabrizio al Perugia, una parentesi nella quale già dimostrava di avere grandissime qualità. Nonostante siano passati diversi anni i numeri sono ancora tutti dalla sua parte, chiari nel raccontare di un giocatore in grado di decidere le partite da solo. Il suo futuro? Fabrizio ha dimostrato di poter ancora tornare utile al Palermo, oltre al grande legame emotivo che lo lega alla piazza. Nella vita però viene per tutti il momento di prendere delle decisioni, ma ciò che farà nella prossima stagione può saperlo soltanto lui”.
A proposito di futuro c'è chi sponsorizza un suo ritorno al Palermo.
“Ringrazio ovviamente chi nutre tanta stima nei miei confronti, ma ho preso una determinata decisione legata la mio futuro. Ho ricevuto delle offerte da parte di alcune squadre italiane, ma ho ritenuto conclusa la mia esperienza nel nostro campionato. Mi stuzzicava l'idea di poter tornare a giocare all'estero (ha giocato nel Lione, ndc), ma non sono maturate le condizioni giuste per poter intraprendere questo tipo di cammino. Sono cosi uscito dal calcio nel modo nel quale ero entrato ovvero in punta di piedi, consapevole di avere ottenuto tanto da questo mondo. Adesso oltre a godermi la mia famiglia ho già iniziato il corso a Coverciano per allenatori, con l'idea di poter tornare protagonista sotto altre vesti”.
Da ex della Juve come vede il derby di domani con il Toro?
“Spero possa esser una festa del calcio, considerato che il derby mancava da Torino già da qualche anno. La Juventus è sicuramente superiore dal punto di vista tecnico ma come ho potuto provare sulla mia pelle, i derby sono delle partite particolari nelle quali i fattori emotivi possono incidere anche più di quelli prettamente tecnici. Alla luce di questi motivi credo possa essere un match aperto a qualsiasi risultato”.
Bianconeri però favoriti per il tiolo?
“La Juventus sta ripetendo quanto di straordinario fatto nella passata stagione. Le aspettative naturalmente nei confronti dei bianconeri sono aumentate, motivo per il quale qualche piccolo passo falso può subito esser interpretato come una possibile crisi. La squadra ha alle spalle una sana dirigenza ed è guidata da un ottimo tecnico, con i risultati che sono ancora pienamente dalla loro parte. La Juve dunque resta favorita, con la speranza è che qualche squadra alle loro spalle possa tener vivo l'interesse del torneo”.
Divide la piazza di Roma e mette in crisi Zeman. Ma il tuo vecchio compagno Pjanic è cosi forte?
“Nonostante la giovane età stiamo parlando di un giocatore in grado di vantare una grande esperienza internazionale. Ho avuto il piacere di conoscerlo al Lione e di condivider con lui tanti momenti belli della mia esperienza in Francia. Miralem oltre ad essere una splendida persona, è un giocatore dalle qualità impressionanti. credo siano pochi i giocatori in giro dotati della sua tecnica,motivo per il quale consiglio alla Roma di tenerselo stretto”.
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