Calcioscommesse, la verita' di Stellini: “Conte squalificato? Non e' colpa mia”

Le rivelazioni dell'ex collaboratore del tecnico bianconero

CALCIOSCOMMESSE JUVENTUS STELLINI CONTE/ ROMA – Sono destinate a far discutere le ultime dichiarazioni rilasciate da Cristian Stellini: l'ex collaboratore di Antonio Conte sulle panchine di Siena e Juventus, intervistato dal 'Corriere della sera', ha dato la sua versione dei fatti sulla squalifica comminata al tecnico bianconero, per poi svelare altri retroscena legati ai tempi in cui giocava nel Bari.

CONTE – “Non sono io il responsabile della squalifica di Conte: anche lui stava patteggiando, poi il suo accordo è saltato e sono rimasto io a prendere due anni. Con i legali della Juventus avevamo concordato di non collaborare e chiuderla entrambi con il patteggiamento, ma alla fine ho patteggiato solo io con l'ammissione di colpa”.

ALBINOLEFFE-SIENA – “All'andata mi sono pentito di aver vinto 2-1 e dissi a Carobbio che al ritorno non ci saremmo fatti male. Lui però prese accordi con i giocatori dell'Albinoleffe. Conte? Lui voleva arrivare primo davanti all'Atalanta che lo aveva esonerato. Alla squadra fece lo stesso discorso di sempre, poi è normale che se basta un pareggio l'allenatore dica che l'importante è non perdere”.

SALERNITANA-BARI – “Non volevamo far retrocedere la Salernitana, l'accordo era solo tacito, ma poi i soldi arrivarono davvero. Feci un discorso negli spogliatoi perché non volevo nascessero liti. Non tutti erano d'accordo, i giovani come Ranocchia, Gazzi e Bonucci non si ribellarono, ma se non avessi fatto appello all'unità avrebbero sicuramente trovato il coraggio di parlare”.

IL SISTEMA – “I giocatori sono le vittime del sistema, a Bari i tifosi ci chiedevano informazioni per scommettere, chi li faceva arrivare direttamente negli spogliatoi? A Tommasi ho detto fermiamo il campionato, perché non c'è un giocatore che non si sia mai trovato nella mia situazione”.