Juventus-Inter, Marotta: “Paghiamo la stanchezza. A Stramaccioni rispondo che…”

Il DG bianconero ha parlato al termine del match

MAROTTA JUVENTUS INTERVISTA INTER / ROMA – Il DG della Juventus Beppe Marotta ha parlato al termine del match con l'Inter ai microfoni di 'Sky Sport': “La polemica con Stramaccioni? La spensieratezza era un complimento: volevo dire che Stramaccioni dimostrava coraggio a giocare a Torino con tre punte. Più complimento di così… mi sembra molto evidente. Se poi viene interpretato come spunto per una polemica, lo faccia tranquillamente. Cerchiamo di fare i commenti prepartita col sorriso sulle labbra. Dopo magari siamo un po' arrabbiati. Stramaccioni ha avuto coraggio, non è da tutti giocare qui con tre punte: è un atto di merito che gli va riconosciuto. L'Inter? Un gruppo di giocatori di alto livello, singolarmente sono ottimi calciatori. Ritengo che sia una delle pretendenti al primo posto. Nel primo tempo abbiamo avuto più palle-gol, ma non abbiamo tenuto il ritmo alto come in altre partite. Abbassando il ritmo andiamo un po' in difficoltà. E' un gruppo che sta sostenendo impegni ininterrottamente, sia per la Champions che per le Nazionali. Stiamo pagando di più rispetto all'Inter la situazione psicofisica. Pogba? Ogni partita ha una storia a sé. Evidentemente il cambio di Lichtsteiner ha condizionato le scelte successive. Abbiamo dovuto inserire un'altra punta trovandoci in svantaggio. La situazione cronologica dei gol ha impedito il suo ingresso. Cercare un top player dopo stasera? Non dimentichiamo di essere ancora miglior attacco e miglior difesa del campionato. Oggi ha segnato di nuovo Vidal… nella nostra squadra il gruppo riesce a permettere al singolo di segnare. Certo, avere un goleador più cinico avrebbe portato grossi vantaggi. Gli errori arbitrali? Sono errori, che siano gravi o leggeri. Credo che l'assistente di linea non fosse ben appostato sul gol dell'1-0, quindi non ha visto. Abbiamo cercato di contenere all'inizio, ma alla distanza sono usciti i nerazzurri. Abbiamo perso una battaglia, non la guerra.”.