LO RICONOSCETE CALCIATORI DIMENTICATI / ROMA – La nuova rubrica di Calciomercato.it si propone di raccontare la storia di alcuni calciatori che, pur avendo lasciato un segno più o meno profondo nella storia del calcio, per un motivo o per l'altro sono finiti nel dimenticatoio, lontano dai riflettori degli stadi e dalle luci della ribalta.
Una vita da secondo portiere : è quella del protagonista dell'appuntamento odierno con 'Lo Riconoscete?'. Un mestiere difficile quello del dodicesimo, con la possibilità anche di non giocare per un'intera stagione: ne sa qualcosa Raffaele Di Fusco, che ha speso la sua carriera calcistica più su una panchina che su un terreno di gioco. Cresciuto nelle giovanili del Napoli, Di Fusco a 19 anni veste la maglia della Lanerossi Vicenza per tre stagioni; nel 1983 il ritorno in azzurro dove resterà, con l'eccezione di qualche anno a Catanzaro e Torino, fino al termine della sua carriera.
Di Fusco ha vissuto in prima persona l'epopea maradoniana: l'estremo difensore, infatti, pur collezionando in totale meno di quaranta presenze con la maglia del Napoli, può vantare nel suo palmareis due scudetti, una coppa italia e una coppa Uefa. Dopo i trionfi, Di Fusco è presente anche nel momento del declino della formazione partenopea, con la retrocessione del 1997-1998: al termine di quella stagione decise di appendere i guanti al chiodo.
Se in campo Di Fusco non è riuscito a lasciare il segno, lontano dal terreno di gioco il suo nome è divenuto famoso per essere l'ideatore del deviatore di traiettoria, uno strumento utilizzato negli anni passati anche da un numero uno come Buffon.
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