SERIE A, ERRORI ARBITRI ESCLUSIVO PAPARESTA / BARI – Gli arbitri sono al centro del mirino dopo le polemiche che hanno accompagnato diversi match della nona giornata di Serie A. Da Catania a Firenze passando per Torino e Roma si è alzato un coro di proteste per le decisioni dei fischietti che hanno talvolta condizionato pesantemente l'esito della gara. Per commentare la situazione degli arbitri in Italia, Calciomercato.it ha intervistato in esclusiva l'ex direttore di gara barese Gianluca Paparesta: “Ci sono degli errori clamorosi, alcuni davvero inspiegabili, che hanno evidenziato l'inadeguatezza del sistema italiano dei sei arbitri: non c'è una preparazione adeguata a differenza di quello che avviene a livello europeo e così una innovazione che potrebbe essere positiva si dimostra controproducente – ha detto l'opinionista di Mediaset ai nostri microfoni – E' un paradosso che le interferenze degli arbitri addizionali sono dannose rispetto a delle decisioni giuste! La colpa è del sistema che non è riuscito a preparare in modo adeguato gli arbitri a questo tipo di direzione”.
RIZZOLI – L'episodio più clamoroso della domenica calcistica è il gol regolare di Bergessio, convalidato in un primo momento da arbitro e guardalinee e poi annullato dopo la segnalazione del giudice di porta. “Il problema sta a monte: come fa Braschi a designare come arbitri addizionali da una parte un internazionale come Rizzoli e dall'altro uno di Serie B come Giancola? E' come se un allenatore scegliesse come terzini uno che gioca in nazionale e uno che gioca con gli allievi – prosegue Paparesta a Calciomercato.it – Alcuni arbitri per carisma si sentono tenuti ad intervenire in cose che non sono di loro competenza: addirittura Rizzoli ha preso parte ad una decisione su un fuorigioco… Mentre i più giovani stanno in disparte e non segnalano nemmeno le cose clamorose, come Giacomelli che in Chievo-Fiorentina non avvertì l'arbitro che c'era un netto rigore per i viola”.
MASSA – Una interferenza quella dei giudici di porta che rischia di trasformarsi in alibi per gli arbitri, come sottolinea Paparesta ai nostri microfoni riferendosi al rigore concesso all'Udinese su segnalazione di Cervellera, dopo che il direttore di gara aveva lasciato correre: “Massa era in buona posizione per giudicare e non aveva fischiato il rigore, ma la moviola avrebbe potuto dimostrare che aveva torto, quindi ha scaricato la responsabilità sull'arbitro addizionale, tanto poi Braschi li promuove per la settimana successiva. Mi riferisco allo stesso Massa che in Inter-Catania da giudice di porta non aveva visto il rigore su Gomez e poi è stato designato per Roma-Udinese… C'è un grande caos”.
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