EDITORIALE SUGONI MERCATO MILAN KAKA REAL MADRID / MILANO – Primo, Mourinho che lo scarica pubblicamente. Secondo, Gaetano Paolillo (che collabora con il papà di Kakà in Italia) in sede al Milan proprio mentre a Madrid Ernesto Bronzetti, a pranzo con Perez, ricomincia a tessere le fila di un – nuovo – possibile affare sull'asse Real-Milan. Terzo, Nocerino che si prende la maglia numero 8, e di riflesso lascia libera la numero 22. Proprio quella che era stata di Riccardino (come lo chiama ancora affettuosamente Adriano Galliani). Insomma, tre anni dopo, un ritorno di Kakà al Milan non è più un sogno impossibile. A patto che si realizzino due condizioni fondamentali, eppure difficilissime: che Florentino Perez in pratica lo regali al suo amico Galliani, passando sopra a tutti i discorsi relativi alla vantaggiosa fiscalità spagnola che decadrebbero se poi Kakà dovesse tornare al Real (magari accettando un prestito gratuito con pagamento per il riscatto diviso in varie rate – un acquisto modello Ibrahimovic dal Barcellona) e che Kakà accetti, più che di ridursi, di dimezzarsi l'ingaggio.
Infatti è impensabile che il Milan, impegnato in una politica di abbassamento del monte stipendi e dopo aver venduto anche per questo motivo Ibra e Thiago Silva, possa andare a prendere uno che guadagna 10 milioni netti l'anno. Già 5 per questo Milan sarebbero un esborso notevole. E se il giocatore potrebbe anche fare questo gesto pur di giocare nel suo Milan, sembra improbabile che la scelta possa essere condivisa ed avallata da suo padre, l'inflessibile (soprattutto quando si parla di soldi) ingegner Bosco Leite. Eppure – anche se la trattativa è molto complicata – Galliani ci spera. “Faremo tutto il possibile”, ha detto. Perché sa che Kakà può far sparire tutti i mugugni di questi tempi dei tifosi rossoneri. Altra cosa in realtà non semplice. E comunque, oltre a Kakà, in attacco servirebbe un altro grande colpo (Matri?) per sostituire al meglio Ibra. Di certo però col brasiliano il Milan ritroverebbe un punto di riferimento che può fare da guida del gruppo in campo e anche fuori. Quel campione a cui attaccarsi nel bene e nel male. Quel fuoriclasse capace di far finire in un sorriso anche le giornate più grigie. Insomma, i motivi per volere un ritorno del brasiliano ci sono. Come – al contrario – pure quelli per nutrire qualche dubbio: Kakà – 30 anni compiuti – non è più un ragazzino e se in rossonero dovesse portarsi dietro gli acciacchi fisici di Madrid… Cattivi pensieri, che però si possono scacciari in un istante: ripensando a quello che è stato. Alle gioie condivise. All'affetto reciproco mai tramontato. E ogni aspetto della vicenda diventa più chiaro. Quasi limpido. Riassunto in una frase di una canzone di Antonello Venditti – uno che l'amore sa come cantarlo. “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi ma poi ritornano…”. E se a canticchiarla è Adriano Galliani, ogni altra parola diventa superflua….
Atto finale della Supercoppa Italiana, dopo le semifinali giocate nei giorni scorsi: si contendono il…
Sapete chi ha realizzato più autogol in Serie A quest'anno? Ecco il giocatore, molto talentuoso,…
Nuova bufera può travolgere la Fifa: arriva il duro attacco, può saltare il Mondiale per…
Dopo la vittoria contro il Lecce, la Juventus si prende momentaneamente la vetta della classifica:…
Chiesa sente ancora male al ginocchio e non riesce ad essere a disposizione di Allegri:…
La Juventus torna da Lecce con tre gol e tre punti, la vetta della classifica…