L'Editoriale di Sugoni (SkySport24) – Addio a Ibra, Thiago e Lavezzi: l'anno zero del calciomercato italiano

Consueto appuntamento con il giornalista dell'emittente satellitare e nostro editorialista

EDITORIALE SUGONI CALCIOMERCATO IBRA THIAGO LAVEZZI / MILANO – Via Ibra. Via Thiago Silva. Via Lavezzi. Tutti insieme. Nella stessa estate. E ancora potrebbe non essere finita. L'anno scorso se ne erano andati Eto'o e Pastore. Eppure questa fuga di talenti calcistici dall'Italia non è detto che sia per forza un male. “Ora i campioni dobbiamo costruirceli in casa” hanno detto in coppia Galliani e Raiola: una frase che può, anzi deve diventare uno slogan. Da lì le nostre squadre – che non sono più in grado di competere con le grandi potenze economiche arabe o russe – devono ripartire. Oggi ai tifosi sembrerà anche una scelta azzardata. Ma – facendo un salto in avanti con la fantasia – proviamo a immaginare la serie A 2020. Con il Milan guidato dal talento di El Shaarawy. La Juve spinta dalle idee di Marrone e l'Inter trascinata dai gol di Longo. Poi quello potrebbe anche essere l'ipotetico anno della Roma di Florenzi o dell'avverarsi dei sogni napoletani, resi possibili dal genio-scugnizzo di Insigne. Per la classifica cannonieri, la lotta sarà a tre: Destro, Gabbiadini, Immobile. Ovunque giocheranno. Bardi, Frison, Perin e Leali lotteranno per il posto di numero 1 in nazionale. Capuano e Romagnoli si giocheranno quello di difensore centrale. I campioni di domani sono i giovani di oggi: bravi e italiani. Puntando su di loro, gli ingaggi si abbasseranno, il livello della serie A tornerà a salire. Ma bisogna farlo subito, in maniera convinta. Ed essere pronti a pagare – in maniera accettabile- anche un prezzo alla loro inesperienza. In fondo la Germania ha vissuto una situazione molto simile pochi anni fa. Il Borussia Dortmund era arrivato addirittura a un passo dal fallimento. Prima che decidesse di ripartire con una nuova filosofia. Quella che ha portato due Meisterschale consecutivi e un numero impressionante di giovani fenomeni. La stessa strada che ora – più per necessità che convinzione- proveranno a seguire molte big del nostro calcio. Ecco perché in questa estate da anno zero più che delle partenze di Ibra, Thiago Silva e Lavezzi, a preoccupare dovrebbero essere quelle di Verratti e Borini.