Gilmar Rinaldi su Simplicio e Dias

RadioCalciomercato.it ha intervistato il procuratore dei due giocatori brasiliani

MERCATO ROMA ESCLUSIVO AGENTE SIMPLICIO RESCISSIONE DIAS / SAN PAOLO (Brasile) – Fabio Simplicio ha da poco rescisso il contratto che lo legava alla Roma. Per parlare di questo ed altro ancora la redazione di RadioCalciomercato.it, web radio ufficiale di Calciomercato.it, ha contattato in esclusiva Gilmar Rinaldi, noto procuratore che cura gli interessi di parecchi giocatori, tra cui Andrè Dias della Lazio. 

FABIO SIMPLICIO – “Rescissione? Sì, confermo che abbiamo deciso di comune accordo con la Roma di rescindere il contratto del giocatore. Fabio giocherà in Giappone (al Cerezo Osaka, ndr) per un anno e mezzo e non tornerà in patria. Un anno fa non è andato nemmeno in ritiro con la Roma, ma ha convinto subito Luis Enrique delle sue qualità. Già a dicembre abbiamo ricevuto un'offerta dalla Cina. Simplicio è orgoglioso della Roma e dell'affetto dei tifosi, anche perché ha fatto sempre bene quando è stato chiamato in causa. I colloqui con il club capitolino sono sempre stati cordiali, mentre in passato c'è stata più di un'incomprensione con Calenda (agente Fifa e procuratore di alcuni giocatori tra cui Maicon, ndr), che mi ha 'fregato' i soldi…Fabio Simplicio conserva comunque un ottimo rapporto con la Roma“.

DIAS – “Rinnovo? Abbiamo risolto con la Lazio un anno fa. Il giocatore è reduce da una stagione in chiaroscuro, speriamo di fare meglio quest'anno”.

FABIO SANTOS – “Oltre a lavorare con grandi calciatori, ho la fortuna di lavorare con grandi professionisti. Mi riferisco anche a Simplicio, che ha mostrato grande serietà anche quando è stato messo da parte dalla Roma. Interesse della Lazio per Fabio Santos? C'è stata una trattativa, ma poi non si è fatto più nulla. Il giocatore ha deciso di trasferirsi poi al Corinthians“.

GIOIELLI – “Al momento non mi viene in mente alcun nome da consigliare, anche se in Brasile ci sono tanti giocatori interessanti. I brasiliani che hanno fatto meglio in Italia? Kakà e Cafù hanno fatto benissimo in Italia, mentre Falcao appartiene ad un'epoca meno recente…”.