Ritiro Roma, ecco il riassunto da Riscone del settimo giorno

Proseguono gli allenamenti a ritmi altissimi di mister Zeman

RITIRO AS ROMA / RISCONE DI BRUNICO – E' passata una settimana da quando la Roma ha fatto la sua prima comparsata a Riscone di Brunico per cominciare le due settimane di ritiro estivo in alta montagna. E' attuabile un primissimo (e primitivo) bilancio sull'andamento dei tanti temuti e chiacchierati allenamenti che mister Zeman sta facendo svolgere ai suoi, tra ripetute mattutine sempre più consistenti e sedute pomeridiane che man mano si stanno evolvendo in esperimenti tattici basilari per lo sviluppo del gioco giallorosso.

Di mattina regna una sola sensazione: la fatica. E' la tanto agognata e chiacchierata reazione fisica che Zeman vuole vedere nei volti e nelle gambe dei suoi, sinonimo di un lavoro arduo che sta facendo effetto. Sempre i soliti a guidare la testa del gruppo: lo sprinter Lamela, l'asciutto Rosi, il grintoso Burdisso, giocatori tra i più propensi a livello fisico e mentale ad affrontare tale sforzo.

In tarda mattinata è stato il momento di Bojan Krkic: l'attaccante catalano, apparso tranquillo e fiducioso, ha confermato le buone speranze di questo ammasso di giovani talenti alla loro prima (o seconda) grande occasione nel calcio che conta già espresse ieri in sala stampa da Dodò. Questa Roma può vincere, o comunque può lottare per i vertici della classifica, almeno secondo il parere di chi in campo ci andrà con una mentalità evidentmente diversa. Bojanito ha anche ammesso di non avere problemi nè con i metodi duri di allenamento del boemo, nè con le diete ristrette imposte in queste prime settimane di lavoro. A proposito, è tornato il caffè a regnare come diversivo gradito nell'alimentazione degli uomini a Riscone.

A tenere banco però è sempre la discussione a distanza fra Sabatini e Totti: i due, dopo lo scambio di battute sul calciomercato e sugli obiettivi futuri da raggiungere oggi sono stati visti chiacchierare informalmente a bordo campo. Un piccolo chiarimento fra i due uomini simbolo di squadra e società, in realtà mai troppo in contrastro fra loro. Ricoprono due ruoli diversi, Totti è il simbolo popolare, il fiore all'occhiello del club, il personaggio più amato; Sabatini è invece colui che lavora nell'ombra, il quale a rischio di restare impopolare deve tagliare le gambe ai sogni di mercato dei tifosi giallorossi.

Per il resto lavoro tattico agli antipodi nel pomeriggio, utilizzo del pallone e qualche novità interessante da segnalare: Dodò ha svolto parte dell'allenamento con il gruppo, Greco si è ritirato ben presto negli spogliatoi mentre Borriello ha realizzato un eurogol forse capace di risvegliare l'interesse di altri club nei suoi confronti. Per le casse societarie sarebbe una manna dal cielo sbarazzarsi del suo ingaggio, ma chissà che Zeman non trovi nel bomber campano l'elemento a sorpresa per fare il salto di qualità in attacco.