Napoli, De Laurentiis assolve Mazzarri: “Non ha colpe, con lui nessuna divergenza. Platini finalmente mi ascolta”

Il presidente degli azzurri parla del periodo difficile vissuto dalla formazione partenopea

NAPOLI DE LAURENTIIS MAZZARRI NON HA COLPE / NAPOLI – De Laurentiis assolve Mazzarri: il presidente del Napoli non dà colpe al tecnico per la sconfitta contro la Lazio. Intervenuto ai microfoni di 'Radio Marte', il patron azzurro dichiara: “Mazzarri con la sconfitta dell’Olimpico c’entra poco. Se non si capisce che giochiamo sfruttando le fasce laterali e non avendo né Zuniga, né Maggio, è chiaro che ci siamo snaturati. Mazzarri ha fatto il massimo e abbiamo rischiato di vincere. Il rigore su Pandev era netto, il fuorigioco di Cavani non c’è, lo tiene in gioco Biava. Era netto proprio come il rigore della Lazio; Britos non è responsabile lui di quel rigore. È stato massacrato per quell'errore, in questo modo si incide negativamente sul morale del calciatore”.

COPPA ITALIA – De Laurentiis rimarca i successi fin qui ottenuti dalla sua società: “A rispettato il fair play finanziario, in qualche cosa siamo vincenti. Non ho nulla da rimproverare a Mazzarri, ai miei tifosi che hanno accompagnato la squadra dimostrando una grande maturità sia all’estero che in Italia. Saranno all’altezza anche per la finale di Coppa Italia. Deve essere una festa, ci saranno gli occhi di tutti su questa manifestazione”.

CHAMPIONS LEAGUE – Il presidente del Napoli commenta positivamente la proposta di Platini, di fare una Champions League a 64 squadre: “Mi fa piacere che anche lui si è reso conto delle mie battaglie sull’Europe League. Sento dire che la Champions a più squadre perde fascino, ma non è vero. Chiedo di anticipare la nuova Champions League, non aspettiamo oltre, sarebbe importante anticiparlo di un anno e portare più soldi nelle casse di tutti”.

MAZZARRI – De Laurentiis rispedisce al mittente le voci che lo vorrebbero ai ferri corti con Mazzarri: “con il tecnico non c'è alcuna divergenza: non ho detto che devono giocare i giovani e non i meno giovani. Io farei come in Spagna: una serie A e una serie B con le secondo squadre. Se avessi avuto il Napoli B, Insigne starebbe da noi e si alternerebbe nelle due squadre. La sua maturità sarebbe stata avvantaggiata”.

B.D.S.