Piero Volpi su Cassano e Muamba

RadioCalciomercato.it ha intervistato l'ex medico sociale dell'Inter

RITORNO CASSANO E MUAMBA / ROMA – Piero Volpi, ex medico sociale dell'Inter ed esperto di medicina sportiva, è stato intervistato da RadioCalciomercato.it per approfondire il ritorno in campo di Cassano e la vicenda, ancora parzialmente oscura, Muamba.

CASSANO – “Fa piacere il ritorno alle attività di Antonio Cassano. Il problema principale era legato alla legislazione sportiva: c'era bisogno di un'autorizzazione. L'Italia è all'avanguardia nella gestione di queste situazioni, ma servono controlli costanti”.

MUAMBA – “Devo dire che la tempistica dei 78 minuti è tutta da valutare. Ho seri dubbi che questo possa succedere: ho seguito la questione di Kanu, ma la situazione di Muamba e stata diversa. Non è possibile che sia successa una cosa del genere: non sarebbe rimasto in vita o avrebbe riportato delle lesioni profonde. Tornando al punto del perché succedono queste cose, va detto che pur essendoci una legislazione molto severa, purtroppo ci sono ancora situazioni che non si riescono a controllare, come è successo per Vigor Bovolenta. La cosa più giusta da fare è rispettare le regole: se non si ottiene l'abilità, bisogna comportarsi di conseguenze. Gli episodi degli ultimi tempi sono solo frutto di casualità: uno sportivo è statisticamente meno soggetto a certi tipi di problemi. Il fatto è che mediaticamente ha un richiamo molto maggiore perché la figura dello sportivo è sempre vista come inattaccabile dalle malattie”.

CASI SIMILI – “Negli ultimi anni c'è stato un incremento dei traumi soprattutto dal punto di vista dei traumi muscolari. Il fatto è che si gioca troppo e non si ha modo di recuperare: anche gli allenamenti sono più intensi rispetto a 20-30 anni fa. Si ha una competitività molto più elevata e inoltre quello attuale è un calcio molto più fisico”.

PATO – “Pato è stato studiato molto bene negli Stati Uniti: va corretta la sua postura di corsa e di tiro. La crescita muscolare che ha avuto lo ha portato ad avere qualche problema. Ma sono sicuro che si possa intervenire facilmente per renderlo meno soggetto ad infortuni”