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Campione a raggi X: Marek Hamsik, la storia d'amore con il Napoli continua

Dopo il rinnovo, il sogno del talento slovacco è di vincere presto con la maglia azzurra

CAMPIONE AI RAGGI X: MAREK HAMSIK / ROMA – La storia d’amore tra il Napoli e Marek Hamsik continua: almeno fino al 2016. Lo ha annunciato ieri lo stesso presidente Aurelio De Laurentiis che ha così smentito, in maniera inequivocabile, i rumors provenienti nelle ultime settimane dall’Inghilterra e dalla Francia. Dalle parole di De Laurentiis, in serata poi ci ha pensato lo stesso Marek Hamsik a festeggiare il prolungamento del contratto aprendo la goleada sul Cagliari. Il modo migliore per celebrare una firma così importante e soprattutto per presentarsi al meglio mercoledì sera a Stamford Bridge, nell’attesissima sfida contro il Chelsea, ritorno degli ottavi di finale di Champions League.

PRIMI PASSI DELLA SUA CARRIERA

Nato a Banskà Bystrica, il 27 luglio del 1987, Marek Hamsik comincia a muovere i primi passi da calciatore all'età di soli quattro anni, entrando a far parte della scuola calcio dello Jupie Podlavice. I suoi genitori vedono in lui la stoffa del campione e così nel 2002, quando arriva la chiamata dello Slovan Bratislava, sono loro a contribuire direttamente al trasferimento nella squadra più importante della capitale slovacca. Un investimento che permette al piccolo Marek di completare la naturale trafila nelle giovanili, ma soprattutto di esordire in prima squadra il 24 luglio 2004. Nello stesso anno è notato da un osservatore del Brescia, Maurizio Michelli, che la stagione successiva decide di portarlo con sé in Italia per una cifra irrisoria di 60 mila euro. Dopo un iniziale periodo di ambientamento, il 2006 diventa così l'anno della sua consacrazione, nonostante il palcoscenico sul quale si confronta sia quello della Serie B. Con dieci gol in quaranta partite, Hamsik diventa l'oggetto del desiderio di molte società italiane: tra queste c’è appunto il Napoli, che il 28 giugno del 2007 si assicura le sue prestazioni per 5,5 milioni di euro.

L'APPRODO AL NAPOLI

Tra Hamsik ed il Napoli è subito amore a prima vista. Lo sbarco all’ombra del Vesuvio, infatti, coincide con il ritorno nella massima seria del club campano, dopo sei anni di Purgatorio. Insieme ad Ezequiel Lavezzi, Marek diventa però subito uno dei beniamini del San Paolo ed uno dei punto dei fermi della squadra, allora allenata da Edy Reja, che conclude la prima stagione raggiungendo la qualificazione alla Coppa Intertoto. Il suo primo anno di A si chiude con nove reti all’attivo. Le aspettative intorno al Napoli aumentano, così come intorno ad Hamsik aumentano le critiche di chi vorrebbe da lui un rendimento meno altalenante. Nonostante questo, però al termine della seconda stagione napoletana viene inserito dalla Uefa nella Squadra dell'Anno per il ruolo di centrocampista destro, oltre al titolo di miglior giocatore slovacco del 2009.

L’ERA MAZZARRI

A contribuire in maniera determinante alla definitiva consacrazione di Hamsik è l'arrivo sulla panchina partenopea di Walter Mazzarri. Il tecnico toscano lo avanza nel ruolo di trequartista dietro le due punte e lo slovacco così aumenta il suo bottino personale stagionale raggiungendo quota 12 reti: un bottino che gli permette di conquistare per il terzo anno di fila il titolo di capocannoniere della squadra azzurra come un certo Diego Armando Maradona. La squadra di Mazzarri, intanto, torna a calcare i palcoscenici europei, e l'anno successivo, grazie anche ai suoi gol e a quelli degli altri due tenori Lavezzi e Cavani, termina il campionato con uno storico terzo posto, che vuol dire qualificazione diretta alla Champions League.

NAZIONALE

Oltre alle sue prestazioni con il Napoli, a sancire il definitivo salto di qualità di Marek Hamsik sono state le ottime performance con la Nazionale slovacca, coincise (guarda caso), con la partecipazione ai Mondiale di Sudafrica 2010, durante il quale la formazione di Weiss raggiunge lo storico traguardo degli ottavi di finale. Capitano all'età di soli 22 anni, 'Marekiaro' può considerarsi attualmente il simbolo di un calcio ormai in via di sviluppo: un po' come lo era stato qualche anno fa l'ex Pallone d'Oro Pavel Nedved per la Repubblica Ceca.

FUTURO

Indicato nella scorsa estate come il 'Mister X' del Milan e lusingato a più riprese dalle avances delle due società di Manchester e dal Psg, nel futuro di Marek Hamsik ormai sembra esserci spazio soltanto per il Napoli. De Laurentiis ha più volte dimostrato che difficilmente si priverà di lui anche davanti ad offerte faraoniche; 'Marekiaro', dal canto suo, ha più volte confessato che il suo sogno è vincere qualcosa di importante con questa maglia, magari iniziando da quest'anno.

Redazione

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