Serie A, Beretta: “La Lega e le societa' sono la prima parte lesa dal Calcioscommesse”

“Bisogna andare a fondo nell'indagine. Con determinazione, precisione e velocita'”

CALCIOSCOMMESSE NUOVI STADI BERETTA / MILANO – Il Presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta, è intervenuto a 'Sky Sport 24', enunciando la posizione della Lega sul caso del Calcioscommesse: “Siamo totalmente a favore dell'indagine. Si deve andare a fondo della vicenda. Colpendo con precisione e durezza i veri responsabili. Quello che deve essere chiaro, è che la Serie A e le società, anzi tutto il 'movimento calcio' italiano, sono la prima parte lesa della vicenda”.

Sulla situazione degli stadi italiani: “Ci servono nuovi impianti, che consentano a tutte le società un'amministrazione diretta e costante – non come ora, quando le società 'usano' gli stadi per qualche ora e poi ne riconsegnano le chiavi alle autorità comunali -. Per questo è necessaria una legge. Solo così anche le squadre più piccole potranno dare concretezza ai loro progetti di sviluppo”.

“Stadi di proprietà e pesanti operazioni di marketing – prosegue il Presidente della Lega di Serie A -, ci permetterebbero di colmare il gap economico con Spagna e Inghilterra. Gli iberici vivono ancora di rendita, grazie al regime fiscale che agevolava l'arrivo di grandi campioni. La Premier, invece, ha abilmente conquistato il mercato orientale. Ma anche noi, ora, stiamo facendo grandi passi”.

Beretta torna anche sulla programmazione della prossima stagione, dopo i tanti problemi legati al maltempo avuti nelle scorse settimane: “L'anno prossimo sarà più facile non avendo competizioni internazionali. Abbiamo incontrato l'Aic per i diritti di immagine e abbiamo anche parlato un po' del calendario, ragionando su come utilizzare in maniera diversa la pausa di Natale. Comunque la prossima stagione credo inizierà l'ultima settimana di agosto”.

Chiosa sulla presunta rivalità tra Milan e Juve: “Giusta la sana e intensa contrapposizione sportiva, sul campo. Ma in Lega, dove si parla di politica e di governance del calcio, vi assicuro, Milan e Juventus sono molto meno distanti di come danno a credere”.