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Ruggiero Rizzitelli su Palermo-Roma, Juan, Hernandez e Luis Enrique

L'ex attaccante dei giallorossi in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.it

PALERMO-ROMA ESCLUSIVO RIZZITELLI/PALERMO – Vincere per rialzare la testa. Questo l’obiettivo comune di Palermo e Roma, protagoniste sabato dell’anticipo serale della ventisettesima giornata del campionato di serie A.

In un intervento a Calciomercato.it l’ex attaccante della formazione giallorossa Ruggiero Rizzitelli, si è cosi espresso in merito al match in programma allo stadio ‘Renzo Barbera’: “Sabato si ritroveranno di fronte due squadre sicuramente molto arrabbiate. Dopo la rotonda sconfitta rimediata contro il Milan, il Palermo vorrà sicuramente riscattarsi davanti alla propria tifoseria, considerato che proprio tra le mura amiche la squadra di Mutti ha fatto le sue fortune in questa stagione. Dall’altra parte quella che arriverà in Sicilia sarà una Roma ferita dalla sconfitta rimediata nel derby,  aggravata dal doppio successo stagionale della Lazio nella stracittadina, dato che non si registrava da ben quattordici anni. Mi aspetto comunque un match ricco di gol, con Miccoli da una parte e Borini dall’altra tra i possibili protagonisti”.

JUAN E SILVESTRE – Assenti illustri del match in programma nel capoluogo siculo saranno i difensori Juan e Silvestre, autentiche colonne portanti dei reparti arretrati delle due compagini. Rizzitelli ha le idee chiare in merito al peso specifico dei due forfait: “L’assenza di Juan peserà molto nello scacchiere di Luis Enrique. Il posto del brasiliano dovrebbe esser preso da Kjaer, che farà cosi il suo ritorno a Palermo da avversario, nella piazza che lo ha lanciato nel calcio italiano. Il giocatore danese non è riuscito in maglia giallorossa a ripetere quanto di buono fatto vedere nella sua prima esperienza nel nostro campionato, pagando soprattutto gli errori commessi nel derby d’andata contro la Lazio. Nel Palermo mancherà Silvestre giocatore dalle grandi qualità, anche se non so se avrebbe fatto al caso della Roma. Il reparto arretrato della formazione capitolina fa acqua da tutte le parti, anche a seguito delle scelte di Luis Enrique, la cui idee legate all’atteggiamento difensivo che dovrebbe tenere la sua squadra, mal si sposano con le caratteristiche dei suoi effettivi in quel reparto”.

PERICOLO URUGUAIANO – Perso Silvestre però, il tecnico dei rosanero Bortolo Mutti può però sorridere per il probabile rientro della punta uruguaiana Abel Hernandez, assente dalla sconfitta esterna rimediata contro il Cagliari. Rizzitelli regala parole di elogio nei confronti del numero undici del Palermo: “Hernandez è un giocatore straordinario che apprezzo tantissimo, del quale attendo con grande interesse il rientro in campo. Se dovesse farlo nella partita di sabato, la sua presenza in campo potrebbe risultare una grande pericolo per la Roma, considerate le sue grandi capacità di attaccare la profondità,  sfruttando le sue doti da velocista. La squadra giallorossa in questa stagione ha dimostrato di soffrire molto gli attacchi in verticale, motivo che potrebbe essere determinante per il raggiungimento di un risultato positivo per il Palermo”.

MONTELLA NO, MA LUIS… – Gli interrogativi tra i tifosi della Roma attorno all’operato del tecnico Luis Enrique non mancano, tanto da far riecheggiare nelle vie della Capitale il nome di una vecchia conoscenza dell’ambiente giallorosso, quello dell’attuale tecnico del Catania Vincenza Montella. Negativo il giudizio di Rizzitelli in merito al lavoro svolto dall’allenatore spagnolo alla sua prima esperienza in Italia: “La scelta di non riconfermare Montella in giallorosso credo sia stata giusta in prima battuta, tenuto conto che allenare il Catania e allenare la Roma non è proprio la stessa cosa. Lavorare in un una piazza esigente come quella giallorossa, comporta sempre la necessità di lottare per obiettivi diversi da quello della salvezza, motivo per il quale credo sia stato giusto non puntare su un allenatore dotato di poca esperienza come Montella. Proprio per questo stesso motivo non condivido la scelta di affidare la guida della squadra a un tecnico come Luis Enrique, che prima della sua avventura in Italia si era espresso solo come tecnico della formazione ‘B’ del Barcellona. Il mio parere sul suo operato è negativo, non solo per i risultati conseguiti, ma anche per le scelte da lui adottate nel corso della stagione”.

Redazione

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