RADIOCALCIOMERCATO.IT ESCLUSIVO AMORUSO JUVENTUS / ROMA – Ha giocato in tantissime squadre, lasciando un pezzo di sé in ciascuna di esse. Nicola Amoruso ha appeso gli scarpini al chiodo, ma è rimasto nel mondo del calcio: allena i giovani della Reggina. RadioCalciomercato.it, la web radio ufficiale di Calciomercato.it, l'ha contattato in esclusiva.
GIRAMONDO – “Le maglie più importanti sono quelle in cui sono cresciuto: nel settore giovanile della Sampdoria, con Eriksson allenatore e una squadra fortissima che vinse la Coppa Italia. Fu un esordio bellissimo, lo auguro a tanti ragazzi. Ho conosciuto tanta gente e tante città, umanamente ne sono uscito arricchito, professionalmente magari cambiare sempre non è bellissimo, perché ogni volta bisogna ricominciare da capo. I tre anni alla Reggina sono stati sofferti, ma davvero di grandissimi emozioni e soddisfazioni”.
JUVENTUS – “Conte? Lo conosco bene, conosco la sua passione e grande determinazione, oltre che competenza e capacità di trasmettere le proprie idee. Ha portato alla Juventus la mentalità vincente che mancava da un bel po'. Gioca bene, diverte, fa risultato: questa più che mai è la Juventus di Antonio Conte. Tecnicamente ha qualcosa in meno del Milan, ma la personalità e il grande carisma di Conte fanno sì che questa squadra stia dando il massimo in maniera spettacolare”.
DIFFERENZE COL MILAN – “Ibrahimovic? La sua presenza cambia le sorti di una gara. Gli attaccanti bianconeri sono ottimi: Matri mi piace molto, Quagliarella dopo qualche problema è in netta ripresa. Devo dire che tutto l'organico è di valore nella Juve, mentre nel Milan le luci sono sempre su Ibra. La sua grande classe mette in ombra gli altri. Il gioco bianconero è corale, quello rossonero dipende dalle giocate dei singoli, è meno squadra”.
NAPOLI – “Mazzarri lo elenco tra i migliori allenatori che ho avuto. Il mio parere è stato indovinato: tatticamente prepara molto bene le partite, il suo calcio qualcuno dice che non sia spettacolare, ma mi diverto davvero quando vedo le partite del Napoli. La squadra trasmette la sua grande voglia di divertirsi e vincere”.
DEL PIERO – “Oltre ad essere una bandiera è un giocatore di grandissime intelligenza e sensibilità. E' un campione unico, rimarrà una stella della Juventus. Sulla posizione della società credo che l'unico problema sia che anche a 45 anni Del Piero sarebbe Del Piero: i tifosi vorrebbero vederlo sempre in campo, e questo potrebbe spiegare il mancato rinnovo. Potrebbe creare sempre qualche problema all'interno del gruppo secondo la società, ma non secondo me”.
M.T.
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