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Rubrica Maglie, viaggio nel Giappone 2012

Analisi della maglietta dei 'Blue Samurai' per il biennio 2012/2013

CALCIO RUBRICA MAGLIE GIAPPONE 2012 2013 / ROMA- La nazionale di calcio del Giappone è senza dubbio una delle squadre in ascesa a livello mondiale. Rimasta nel dimenticatoio totale fino al 1998 si è poi qualificata per ogni rassegna mondiale, raggiungendo nel 2002 e nel 2010 il record degli ottavi di finale. Dal 30 agosto 2010 a guidare i 'Blue Samurai' (questo il loro soprannome) c'è un italiano: Alberto Zaccheroni che nel paese del Sol Levante è già un idolo per aver conquistato la Coppa d'Asia del 2011, mettendo in mostra un bel calcio praticato da elementi di assoluta qualità come Yuto Nagatomo, Yasuhito Endo, Makoto Hasebe, Keisuke Honda, Shinji Kagawa e Shinji Okazaki. Tutti questi (tranne Endo) giocano non a caso in Europa. 

La divisa della nazionale giapponese ha da sempre i suoi elementi fondamentali. La maglietta dev'essere azzurra (anche se ultimamente è stato utilizzato molto il blue navy), i pantaloncini bianchi ed i calzettoni azzurri con la divisa da trasferta che deve essere al contrario (maglia bianca, pantaloncini azzurri e calzettoni bianchi). Naturalmente in un paese come il Giappone dove il marketing impazza i vari fornitori della nazionale di calcio (si va da Puma ad Asics, fino all'Adidas che dal 1999 fornisce il materiale sportivo ufficiale) hanno da sempre proposto varianti al tema classico per ottenere prodotti commerciali più accattivanti. Non sfugge a questo principio il kit disegnato da Adidas per il biennio 2012/2013 che accompagnerà la nazionale di Zaccheroni alla Confederations Cup in Brasile. La maglietta è stata presentata il 27 dicembre ed è qualcosa di rivoluzionario. Innanzitutto il colore dominante è il blue navy, un blu molto scuro che prende il posto del tanto amato azzurro che campeggia solamente come inserto delle maniche. Il colletto è un girocollo appena pronunciato. All'altezza del cuore troviamo la bandiera giapponese e lo stemma della JFA (il classico yatagarasu, ovvero l'uccello a tre zampe), dalla parte opposta invece campeggia lo stemma Adidas. La verà novità sta nella banda rossa che attraversa verticalmente la casacca. Una scelta coraggiosa da parte dell'azienda tedesca che sta già facendo discutere in Giappone. Negli intenti di Adidas la striscia starebbe a significare la forte coesione giapponese, tanto da avere impressa anche (ma solo nella versione replica) la scritta 'All support for Japan'. La maglietta sarà commercializzata in tre versioni, decisamente differenti tra di loro per dettagli, materiale e anche costo. Si va dalla edizione Authentic Tech-Fit a quella Authentic Formotion fino alla Replica Climacool. I calzoncini ed i calzettoni sono del medesimo colore della maglietta (blu scuro con inserti azzurri), con la banda verticale rossa riproposta sui calzettoni.

Per quanto riguarda la casacca away Adidas si è dimostrata quanto mai tradizionalista. Il colore è ovviamente il bianco, non c'è la banda verticale rossa. A destra troviamo sempre la bandiera nazionale e lo stemma della JFA mentre a sinistra campeggia il logo della casa di produzione tedesca. La particolarità sta nella trama, che rappresenta un yatagarasu, simbolo appunto della federazione calcistica giapponese. Insieme al mitico uccello a tre zampe si può anche leggere la scritta 'All support for Japan', già presente anche nella prima maglietta. 

Adidas non si è risparmiata nemmeno con le divise da portiere, disegnandone ben 3 modelli. Il template è lo stesso della divisa da casa (quindi con la banda verticale) e la possiamo trovare in giallo con inserti e banda verticale verdi, rosa con banda nera e grigia con banda rossa. Calzoncini e calzettoni sono del medesimo colore.

Personalmente mi sento di lodare l'iniziativa di Adidas. La maglietta da casa è infatti quanto mai discutibile e criticabile, ma senza dubbio l'atteggiamento dell'azienda tedesca verso la nazionale giapponese è quella di trattarla alla pari di una big come Germania o Spagna. Certo stilisticamente non si sono fatti grandi passi avanti rispetto alla stupenda divisa del 2010, anzi probabilmente lo stile è addirittura regredito. Questo è dovuto ad una concentrazione decisamente elevata di elementi nella maglia da casa (la banda verticale, la scritta impressa, la bandiera, lo stemma JFA ed il logo Adidas, senza contare la numerazione che dovrà essere applicata). Nel complesso però la maglietta è accettabile e probabilmente risulterà 'aggressiva' in campo, ed è questo il maggior obiettivo della celebre azienda sportiva teutonica.

 

Redazione

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