COLPI MANCATI, DA TEVEZ A NAINGGOLAN / ROMA – La sessione di mercato invernale ci ha regalato alcuni colpi niente male, anche se spesso, il calciomercato insegna, i veri sogni nel cassetto sono destinati a rimanere tali. Per due mesi non si parlava d'altro che del possibile approdo di Tevez in Italia, prima al Milan poi all'Inter, e invece l'argentino è stato reintegrato al City. Un'operazione troppo difficile e costosa per i portafogli dei nostri presidenti. Poi Nainggolan. La Juventus ci ha provato ma strapparlo a Cellino era complicato. Per Inzaghi–Siena eravamo davvero ad un passo. Infine anche la Lazio si è dovuta accontentare di Candreva dopo aver tentato i colpi Honda e Nilmar. Calciomercato.it vi ripropone tutti gli affari mancati di questo calciomercato.
TEVEZ (Milan/Inter) – E' stata la telenovela più lunga del mercato europeo. Tevez al Milan sembrava cosa fatta già due mesi fa e invece l'accordo non si è mai trovato. Quel diritto di riscatto, che il City voleva trasformarlo in obbligo, è stata la chiave del primo periodo. Poi si è intromessa l'Inter disposta a pagare a rate il cartellino ma anche qui la situazione restava complicata. I nerazzurri non sono mai andati a fondo nella trattativa afflitti ancora da mille dubbi. Il Psg è stata la più generosa; ben 37 i milioni offerti dallo sceicco, ma l''Apache' di andare a Parigi proprio non ne voleva sapere. Infine di nuovo il Milan e Galliani che pochi giorni fa ha ufficializzato il non arrivo dell'argentino, almeno a gennaio. Problemi su qualche garanzia nei pagamenti e niente di fatto. Dopo tanto fumo Tevez è stato reintegrato nella rosa di Mancini, che adesso proverà a rilanciarlo ad alti livelli visto il momento di difficoltà della sua squadra.
NAINGGOLAN (Juventus) – Era il sogno per il centrocampo bianconero. Marotta ci ha provato a fare un colpo last minute in stile Matri, proprio col Cagliari, proprio come lo scorso anno. Questa volta però il presidente rossoblu non ne ha voluto sapere, almeno fino a giugno, e la richiesta non scende sotto i 15 milioni; investimento troppo oneroso per questi periodi. Sulle qualità del ragazzo non si discute e magari anche i tifosi lo avrebbero preferito al nome meno altisonante di Padoin. In estate però ci sarà tutto il tempo necessario per far andare in porto la trattativa.
BEHRAMI (Juventus) – Anche lo svizzero ero un importante obiettivo della Juventus per rinforzare la mediana dopo la partenza di Pazienza. Con i Della Valle però non si discute facilmente e forse più che una vera e propria trattativa si è trattato solo di alcuni sondaggi in prospettiva futura. Una cosa è certa: la splendida stagione dello svizzero farà lievitare il prezzo del suo cartellino e anche ad agosto non sarà certo periodo di sconti.
HONDA (Lazio) – Un nome affascinante per la Lazio. Il giapponese Honda ha dimostrato di essere un centrocampista moderno soprattutto in Champions League. Lo stesso ds biancoceleste Tare, in esclusiva a Calciomercato.it, ci ha raccontato che loro ci hanno provato ma il Cska ha risposto picche. C'era ancora differenza tra domanda e offerta e ormai quando i biancocelesti hanno accelerato mancavano soltanto poche ore. Anche qui il discorso si riprenderà in estate.
NILMAR (Lazio) – Accostato la scorsa estate alla Roma è saltato fuori con decisione nelle ultime ore di mercato. La Lazio sembrava pronta a staccare un assegno da 9 milioni mentre il Villarreal non scendeva sotto gli 11. I margini per trattare ci sarebbero tutti e per i tifosi potrebbe essere un nome stuzzicante. Il tempo però era nemico e l'affare è rimandato.
INZAGHI (Siena) – Che tra Allegri e Inzaghi non ci corresse buon sangue ormai è noto. E 'Superpippo' a lasciare Milano ci ha fatto più che un pensierino. Il Siena per questo ha fatto tutto il possibile, e anche l'impossibile, per offrirgli un finale di carriera con più minuti in campo. Quando tutto sembrava andare a lieto fine ecco però il dietrofront di Inzaghi. “Non lascio il Milan” ha detto, forse dopo una telefonata di Galliani o forse per quel sentimento troppo forte verso i colori rossoneri che ormai sono per lui una seconda pelle.
PIZARRO (Juventus) – Corteggiato dalla Juventus è finito invece al Manchester City in prestito. Alla Roma per lui non c'era più spazio e Marotta aveva provato a potarlo a Torino dopo l'affare Borriello. Qui però le manovre erano più complicate e allora meglio virare su qualcun'altro.
GUARIN (Juventus/Lazio) – La Juventus è stata la prima società ad interessarsi a lui, sempre nell'orbitra della ricerca di un centrocampista. Con un blitz improvviso l'Inter lo ha portato a Milano e così Thiago Motta è potuto approdare al Psg. Il colombiano, sulle cui tracce c'era anche la Lazio, è arrivato con un prestito con diritto di riscatto ma i bianconeri, vista l'onerosa campagna acquisti estiva, non erano disposti a mettere sul piatto grosse cifre.
KUCKA (Inter) – Già da quest'estate doveva essere lui il tassello mancante del centrocampo dell'Inter. E invece sono arrivati tutti tranne lui. Poli, Guarin, e persino Palombo. Di lui niente, nessuna traccia. Branca ha provato a accelerare i tempi per portarlo alla Pinetina ma niente da fare. Sembrava l'affare più facile quello col Genoa e invece tutto è posticipato a giugno.
CASEMIRO (Roma/Lazio/Inter) – Poteva rientrare in un valzer di mercato niente male. Ormai se ne parla da mesi di Casemiro ma il San Paolo è un osso duro e vederlo in Italia sarà difficile. Roma, Lazio e Inter sono le piste più calde. Se fosse finito al Villarreal, come si diceva nelle ultime ore di mercato, avrebbe potuto dare il via libera all cessione di Nilmar alla Lazio. Tutto invece è rimasto tale e quale.
GROSSO (Lecce) – “Vieni a Lecce!” gli aveva deto l'amico Massimo Oddo. Lui però il passaggio in Salento lo ha rifiutato, così come non se n'è più fatto niente del trasferimento in Usa o negli Emirati Arabi. E' rimasto a Torino da emarginato e adesso dovrà sudare molto se vorrà conquistarsi almenola stima di Conte.
KHARJA (Milan) – Era l'idea dell'ultim'ora in casa rossonera, un prestito senza troppe pretese. La Fiorentina però titubava e allora meglio puntare al ghanese Muntari, che all'Inter ormai vedeva le partite solo dalla tribuna.
CERCI (Genoa) – Tutti lo vogliono e nessuno se lo prende. Alessio Cerci sembrava in rotta con la Fiorentina e destinato a partire. Il Genoa di Preziosi ha fatto un'offerta ma i viola hanno rifiutato. E allora tutto tace fino alle 19 del 31 gennaio; Cerci resta alla Fiorentina e da lì dovrà ripartire la sua avventura senza troppi rancori.
CANDREVA (Napoli) – Il Cesena lo doveva piazzare assolutamente per non esercitare l'obbligo di riscatto a giungo. Ci ha provato col Napoli per portare Santana in bianconero ma nulla da fare, l'affare non si sbloccava. Poi Candreva si è accordato con la Lazio e Santana è arrivato ugualmente, per la gioia di tutti e dello stesso Napoli che forse non considerava il centrocampista cesenate proprio un rinforzo indispensabile.
ZARATE (Genoa/estero) – Tanta fatica, un solo gol e poco spazio con Ranieri. L'avventura di Zarate all'Inter sembrava finire quando ancora non era iniziata. I nerazzurri al 99 per cento non eserciteranno il riscatto (per altro molto alto) dell'argenino a giungo e addirittura si stava cercando un sistemazione già adesso. All'esterno era complicato. Il Genoa ha detto no ad uno scambio con Palacio e allora, vista la partenza di Coutinho meglio tenerselo, non si sa mai.
BIANCHI (Catania) – Sembrava ad un passo dal Catania poi all'improvviso la trattativa si è arenata. L'accordo non c'era e allora cambio di programma. I siciliani si buttano sui Ebagua, fatto in poche ore, sempre col Toro. Bianchi resta in granata ma per lui non è un dramma.
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